[Discussioni] SIAE e cataloghi on CD
Marco Ermini
markoer a markoer.org
Mer 28 Mar 2001 14:51:47 CEST
Leandro Noferini wrote:
>
> >> Se qualcuno che legge sa come inoltrare queste questioni sia
> >> cosi' gentile da portare all'attenzione di chi di dovere questo
> >> particolare aspetto dell'assurdita' normativa!
>
> Marco> Gli e' gia' stato portato, ma ovviamente la SIAE non e' un
> Marco> legislatore
>
> Però è un attuatore della legge.
Appunto per questo, non puo' "attuare" la legge se non e' chiara. Cos'altro
dovevano risponderti?
> Marco> ne' e' la Guardia di Finanza:
>
> Se leggi i loro resoconti annuali vedrai che loro si considerano come
> "collaboratori primari" della Guardia di Finanza e assimilabili.
Pero' lei *non e'* la Finanza.
> Marco> da qui si evince che la risposta che possono dare *non
> Marco> puo'* essere diversa da quella che hanno dato (come era
> Marco> facilmente intuibile).
>
> Non capisco allora a chi dovremmo chiedere cosa fare: la risposta "al
> Parlamento" non vale perché là le leggi si fanno, non si
> applicano. Inoltre la loro risposta non è stata "noi non c'entriamo
> niente" ma "noi non sappiamo ancora come fare".
Appunto per questo. Sono in attesa di una legge interpretativa. E' una prassi
normalissima. Per esempio, quando l'Italia recepisce delle disposizioni
comunitarie, lo fa con delle leggi attuative che applicano al contesto
italiano le disposizioni di principio deliberate in sede comunitaria.
Nel nostro caso, quello che voglio dire e' che hanno fatto una "mezza" legge,
che promulga dei principi (tra l'altro mooooolto discutibili come e' stato
detto) ma non indica esattamente come applicarli. Secondo me il legislatore
aveva davvero la sensazione di conoscere poco la materia, e preso atto che
serviva una legge "clamorosa" per stroncare la pirateria piu' evidente, l'ha
promulgata evitando di entrare nei dettagli delle questioni piu' "piccole",
magari per definirli dopo. Questa e' la mia sensazione, ma ripeto che non sono
un esperto.
> Marco> La SIAE e' un ente di "tutela", non e' il legislatore ne'
> Marco> l'esecutore: per capirci, il problema e' a livello
> Marco> legislativo ed e' inutile sollevarlo alla SIAE. Immagino
> Marco> che quando si verificheranno talune coincidenze astrali
> Marco> favorevoli (ovvero: 1) il caso sara' portato alla ribalta
> Marco> clamorosamente e 2) ci sara' un governo) verranno
> Marco> promulgate delle leggi interpretative ed attuative che
> Marco> daranno un senso alla legge attuale. La SIAE non e' un
> Marco> interlocutore, quindi.
>
> A me pare che la questione del regolamento attuativo sia solo un modo
> per nascondere un certo imbarazzo: a meno che il tale regolamento non
> vada a certificare che esistono software che sono software "più
> software" di altri, che esistono supporti "più supporti" di altri, non
> credo che possa risolvere le incongruenze.
Ovviamente loro sono imbarazzati perche' non sanno che pesci prendere. Ma non
mi sembra (tutta) colpa loro. Se chi fa le leggi non consulta nemmeno chi le
deve applicare...
<qualunquismo mode on> beh che vuoi, siamo in Italia :-) </qualunquismo mode
off>
Quello che volevo dire e' che il vero interlocutore non e' certo la SIAE (che
e' solo un organismo che come consulente collabora con la Finanza e raccoglie
delle marchette - leggasi diritti di autore, che come chiunque scriva libri,
sa sono *briciole* rispetto ai veri soldi che girano), quanto piuttosto i
legislatori che fanno le leggi, e devono indicare il modo di applicarle. Per
capirci, la SIAE e' un poliziotto, la Finanza la sua pistola, noi dovremmo
parlare con chi da' gli ordini al poliziotto
ciao ciao ciao
--
Marco Ermini
http://www.markoer.org - ICQ # 50825709
There are two major products that come out of Berkeley: LSD and UNIX.
We don't believe this to be a coincidence. -- Jeremy S. Anderson
More information about the discussioni
mailing list