[Discussioni] SIAE e cataloghi on CD

Leandro Noferini lnoferin a cybervalley.org
Gio 29 Mar 2001 14:02:26 CEST


    >>  >> Se qualcuno che legge sa come inoltrare queste questioni
    >> sia >> cosi' gentile da portare all'attenzione di chi di dovere
    >> questo >> particolare aspetto dell'assurdita' normativa!
    >> 
    Marco> Gli e' gia' stato portato, ma ovviamente la SIAE non e' un
    Marco> legislatore
    >>  Però è un attuatore della legge.

    Marco> Appunto per questo, non puo' "attuare" la legge se non e'
    Marco> chiara. Cos'altro dovevano risponderti?

In effetti le risposte che ci hanno dato sono state alquanto
variegate: per un breve elenco è d'uopo leggere il documentino
siae.html che trovi nel nostro sito.

    Marco> da qui si evince che la risposta che possono dare *non
    Marco> puo'* essere diversa da quella che hanno dato (come era
    Marco> facilmente intuibile).
    >>  Non capisco allora a chi dovremmo chiedere cosa fare: la
    >> risposta "al Parlamento" non vale perché là le leggi si fanno,
    >> non si applicano. Inoltre la loro risposta non è stata "noi non
    >> c'entriamo niente" ma "noi non sappiamo ancora come fare".

    Marco> Appunto per questo. Sono in attesa di una legge
    Marco> interpretativa. E' una prassi normalissima. Per esempio,
    Marco> quando l'Italia recepisce delle disposizioni comunitarie,
    Marco> lo fa con delle leggi attuative che applicano al contesto
    Marco> italiano le disposizioni di principio deliberate in sede
    Marco> comunitaria.

Allora non manca che bloccare l'emissione dei bollini in attesa del
mitico regolamento, no?

    Marco> Nel nostro caso, quello che voglio dire e' che hanno fatto
    Marco> una "mezza" legge, che promulga dei principi (tra l'altro
    Marco> mooooolto discutibili come e' stato detto) ma non indica
    Marco> esattamente come applicarli. Secondo me il legislatore
    Marco> aveva davvero la sensazione di conoscere poco la materia, e
    Marco> preso atto che serviva una legge "clamorosa" per stroncare
    Marco> la pirateria piu' evidente, l'ha promulgata evitando di
    Marco> entrare nei dettagli delle questioni piu' "piccole", magari
    Marco> per definirli dopo. Questa e' la mia sensazione, ma ripeto
    Marco> che non sono un esperto.

In effetti fu proprio quello che disse il relatore della legge al
momento del suo varo: più o meno a memoria le sue parole furono
"abbiamo preferito avere una legge imperfetta subito che attendere
chissà quanto per cercare di averne una più precisa".

Il problema non è quello, o per lo meno, non è solo quello. A
prescindere dal fatto che le leggi "imperfette" sono leggi come le
altre, il problema è che le associazioni di settore, BSA e SIAE per
dirne i nomi, hanno subito cominciato ad applicarla seguendo un loro
regolamento attuativo (vedi sempre il documento succitato) e a fare
pubblicità alla cosa come definitiva (vedi il famigerato spot
pubblicitario della BSA, per altro ancora distribuito attraverso il
loro sito web).

Il che apre le seguenti questioni:

- chi ha detto alla SIAE e alla BSA come verrà applicata la legge?

- perché non vengono bloccate le emissioni e l'uso dei bollini per il
  software?

- il suddetto regolamento potrà distinguere fra il software contenuto
  nei cd di Office e quello contenuto nella rom della scheda grafica,
  o per fare un esempio più lontano, quello contenuto nelle schede
  logiche dei nuovi locomotori delle Ferrovie?

- ancora a proposito delle distinzioni, verranno fatte fra i cd, i
  floppy, le schede rom di tutti i generi, listati stampati?

- tali distinzioni sono possibili senza una modifica della legge?

    Marco> La SIAE e' un ente di "tutela", non e' il legislatore ne'
    Marco> l'esecutore: per capirci, il problema e' a livello
    Marco> legislativo ed e' inutile sollevarlo alla SIAE. Immagino
    Marco> che quando si verificheranno talune coincidenze astrali
    Marco> favorevoli (ovvero: 1) il caso sara' portato alla ribalta
    Marco> clamorosamente e 2) ci sara' un governo) verranno
    Marco> promulgate delle leggi interpretative ed attuative che
    Marco> daranno un senso alla legge attuale. La SIAE non e' un
    Marco> interlocutore, quindi.
    >>  A me pare che la questione del regolamento attuativo sia solo
    >> un modo per nascondere un certo imbarazzo: a meno che il tale
    >> regolamento non vada a certificare che esistono software che
    >> sono software "più software" di altri, che esistono supporti
    >> "più supporti" di altri, non credo che possa risolvere le
    >> incongruenze.

    Marco> Ovviamente loro sono imbarazzati perche' non sanno che
    Marco> pesci prendere. Ma non mi sembra (tutta) colpa loro. Se chi
    Marco> fa le leggi non consulta nemmeno chi le deve applicare...

Scusami ma queste sono balle. Prova a pensare a questa cosa: domani ti
telefona il Legislatore e ti avvisa di essere appena stato nominato
curatore del rispetto della legge di protezione dei salmoni del Pò, e
di esserlo stato nominato nero su bianco sul testo di legge.

Non ci prendiamo in giro: il testo di legge è stato scritto in accordo
con la lobby dei produttori di software "normale", lobby a cui,
giustamente, appartiene a pieno titolo la SIAE stessa (quasi tutto il
software commerciale è là registrato), la quale ha accettato il
compito che il testo le dà. Per questa ragione la nostra lettera non è
stata un'iniziativa peregrina.

Forse la stessa cosa andava scritta anche alla BSA.




-- 
Ciao
leandro
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