[Discussioni] [Fwd: richiesta editoriale di diritti d'autore per gli appuntidi linux]
Roberto A. F.
robang a libero.it
Lun 7 Maggio 2001 12:54:02 CEST
Ciao,
alcuni di voi sicuramente l'avranno gia` letta sulla m-list dei LUGs pero`
decisamente IMHO merita di essere qui riportata.
Marco Pratesi wrote:
> Salve a tutti,
>
> avrei voluto intervenire molto prima su questo tema che mi sta molto a cuore,
> ma gli impegni di lavoro e le nuove distribuzioni, uscite tutte insieme
> (ma si sono messi d'accordo ?!) mi hanno impedito di raccogliere le idee
> prima di ora.
>
> Ho visto la mailing list su
> http://lists.softwarelibero.org/pipermail/discussioni/
> e appena avro` un attimo andro` a spulciare anche quella.
>
> Per ora dico la mia, partendo dal quotare la e-mail che e` piu` vicina
> a quello che voglio dire io.
>
> Quoting Marco Ermini <markoer a markoer.org>:
>
> > Secondo me (ben inteso che anche io sono disposto a firmare questo documento)
> > non si tratta pero' unicamente di "far rispettare la GPL": al di la' di
> > qualsiasi licenza abbia usato Giacomini, qui si tratta di *PLAGIO* bello
> > e buono. Copiare il codice, la documentazione, un documento qualsiasi, a
> > maggior
> > ragione se coperto da una licenza (ma attenzione: anche se non lo e'!!!)
> > senza citarne le fonti e' PLAGIO. Qui ci sono gli estremi per una denuncia
> > civile,
> > quindi mi sa che il tono della lettera che va spedita a Tramontana deve essere
> > ben altro che quello di chiedere il rispetto della GPL...
>
> Esatto.
> Riguardo a questo argomento ho letto affermazioni molto sensate,
> ma purtroppo anche altre che lo sono molto meno.
> Anche il dibattito fatto a Roma sul bollino siae (e non solo)
> dimostra che la GPL l'hanno capita in pochi e, per chi non vede
> altro che il software commerciale, e` un po' difficile da capire,
> anche perche' e` difficile spiegare "libero, non gratis",
> "libero, ma comunque coperto da licenza", "libero, quindi deve
> restare libero, e guai a te se ne limiti la liberta`", ecc.
> Ed e` ulteriormente difficile spiegare la differenza
> tra GPL e BSD.
>
> Ma, come dice Ermini, la GPL, almeno in prima analisi, non c'entra,
> direi che nel discorso interviene dopo.
> Infatti, si tratta di *plagio*, a prescindere dalla licenza
> che DG (Daniele Giacomini) ha voluto per la sua opera.
> E sarebbe plagio anche se DG non avesse indicato nessuna licenza per AL.
> Esempio lampante: ci sono professori che preparano delle dispense,
> magari le lasciano alle fotocopisterie, magari le rendono
> anche disponibili sul web.
> Per tutta una serie di motivi che non mi sembra il caso
> di affrontare in questa sede, normalmente su tali dispense
> non si trovano indicazioni di licenza.
> Questo non vuol dire affatto che la casa editrice XYZ possa copiarle
> e farne un libro coperto da un suo copyright.
> Sarebbe un plagio e l'autore potrebbe procedere legalmente in tal senso.
> E a una domanda del tipo "perche' non possiamo farlo ?
> nell'opera non c'e` scritto che non si puo`" la risposta sarebbe
> del tipo "non c'e` mica scritto <<facci quello che ti pare>>
> ne' <<l'autore rinuncia alla paternita` dell'opera>>".
> In assenza di indicazioni di licenza, va contattato l'autore
> per chiedergli come intenderebbe regolarsi in caso di uso della sua opera.
>
> Quindi, punto primo: si tratta *comunque* di *plagio*.
>
> E ora, punto secondo, dove interviene la GPL: l'opera plagiata
> era senza indicazione di licenza (e quindi se ne deve discutere
> con l'autore) o conteneva delle indicazioni in merito ?
> Eccoci: l'opera era sotto GPL, e in accordo alla GPL
> bisogna vedere come procedere, ma questo lo affronterei
> un pochino piu` avanti.
>
> Facciamo prima il caso che la GPL sia a questo punto ritenuta
> carta straccia... e non e` teoricamente impossibile: se si dovesse
> arrivare a dedurre che la GPL e` incompatibile con le leggi vigenti,
> temo che potrebbe essere anche ignorata; e` come se io scrivessi
> che l'uso del mio programma autorizza la soppressione fisica
> di chi e` contro Linux... sarebbe un'affermazione nulla
> da un punto di vista legale, essendo l'omicidio vietato in Italia,
> e tale affermazione potrebbe invalidare anche tutte le altre cose
> scritte nella mia licenza.
> Ma qui viene il bello: se la GPL e` carta straccia,
> non si rientra nel caso "facci quello che ti pare, puoi anche
> plagiare il tutto", si rientra nel caso dei professori
> e delle dispense citate prima.
> E allora non sta scritto da nessuna parte che un software GPL
> sei libero di utilizzarlo, copiarlo, distribuirlo, ecc. ecc.
> E allora, chi usa GNU/Linux, fino a quando non riceve un'indicazione
> "esplicita, liberatoria e compatibile con le leggi vigenti"
> da TUTTI gli autori della roba che si trova, ad esempio,
> in un CD di Red Hat, potrebbe essere considerato fuorilegge,
> a partire da IBM, che distribuisce i suoi bei server
> RedHat-powered...
> Io direi che la prima cosa da far capire e` che mettere in discussione
> la GPL non conviene, prima di tutto non conviene proprio a chi
> ci guadagna - pur non essendo l'autore - e "filosoficamente"
> non la capisce e non ha nessuna intenzione di rilasciare
> i suoi prodotti sotto GPL.
>
> Poniamo ora invece il caso che la GPL venga considerata
> pienamente accettabile, compatibile con le leggi attuali, e valida.
> E poniamo che la casa editrice non faccia marcia indietro e si arrivi
> proprio in tribunale.
> Temo che il casino grosso potrebbe venir fuori nel momento in cui
> si volessero quantificare monetariamente danni, risarcimenti,
> quote di compensi per DG per i guadagni gia` derivati
> dalla vendita del libro, ecc.
> Gia` la vedo la scena: come glielo si spiega a un giudice
> che "libero" e "gratis" non sono la stessa cosa ?
> Ma ammettiamo che dopo un paio d'ore di dibattimento e dopo che lo stesso
> giudice si e` fatto una riflessione chiuso da solo in una stanza
> a dirsi "ma dove sono capitato !" ;) l'abbia capito;
> come quantificare il tutto ?
> In fondo, sulla copertina di Appunti Linux non c'e` scritto un prezzo,
> ne' c'e` scritto quanto costano i diritti di riproduzione e similia,
> non e` registrato alla siae, ecc. ecc.
> Questo mi sembra il punto che potrebbe portare alla piu` incerta
> delle battaglie e sul quale, personalmente, non saprei ancora
> come muovermi.
>
> Marco Pratesi
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