[Discussioni] Per un generale ripensamento sul supporto a *questa*
daniele giacomini
daniele a swlibero.org
Gio 24 Maggio 2001 18:22:28 CEST
Emmanuele, questa lettera è duretta, ma non me la sto prendendo contro
di te. :-)
>Date: Thu, 24 May 2001 16:42:50 +0200
>From: exedre a tin.it
>Reply-To: discussioni a softwarelibero.org
>To: brngb a tin.it, discussioni a softwarelibero.org
>Cc: soci a lists.linux.it, anti-bsa-it a yahoogroups.com,
fronda-it a yahoogroups.com
>Subject: Re: [Discussioni] Per un generale ripensamento sul supporto a
*questa*
>Io dico che oggi un pirata o un utente di software pirata e' uno schiavo
>(se mi fate passare l'esagerazione), in posizione di debolezza, contro un
>"inferno" di multinazionali con grandi quantità di soldi e tale potenza
>economica da stritolare chiunque.
La mia esperienza è opposta. Le persone che conosco non hanno alcun
interesse e non vogliono preoccuparsi di libertà, e questo in tutti i
campi. Solo quando la cannonata sfonda il muro di casa ci si accorge che
c'è una guerra; ma prima si chiudono gli occhi per non vedere. C'è sì
una schiavitù, ma dell'ignoranza e della comodità (hai presente il film
dei pompieri che bruciavano i libri?)
La comunità che appoggia il software libero e la documentazione libera,
potrebbe forse sostenere le spese per una campagna pubblicitaria
educativa? Evidentemente no. Allora, si lasci che la campagna
terroristica venga fatta e si sfrutti la scia per informare che ci sono
delle alternative.
Il male non è questa o quella associazione di produttori di software
proprietario; è la cultura che non c'è. Non è accusando questa o quella
associazione di mala fede che si risolve il problema: sarebbe come
l'antinfiammatorio che blocca la malattia, ma non la guarisce. Ma
allora, si vuole o non si vuole arrivare a far capire l'importanza della
libertà? Se blocchi questi eccessi, blocchi anche la possibilità che
succeda qualcosa: rimane solo tutto in sospeso.
In altri termini, se ci si ostina a proteggere bonariamente quelli che a
te sembrano i più deboli (quelli che copiano perché secondo te non
possono fare altro), si continua ad alimentare il mercato del software
proprietario. Sai benissimo che la copia abusiva serve proprio a creare
quella dipendenza, come fa la droga data gratis la prima volta.
Quanto tempo mi ci è voluto per disintossicarmi; quanto tempo ci è voluto
a te per disintossicarti? Non vuoi forse che le cose cambino?
>Io la mia scelta la faccio stando dalla
>parte dei deboli, non per incentivarli nel continuare, ma per rafforzare in
>loro la convinzione che "si puo' essere liberi".
La persona ignorante, che tu vuoi proteggere, è anche quella che poi
morde la mano che tu gli stai tendendo. :-)
Saluti/Regards/Grüße,
daniele giacomini - Treviso, Italy
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