[Discussioni] "Riassunto" thread pirateria

Luca Fasolo l.fasolo a libero.it
Lun 28 Maggio 2001 17:43:59 CEST


Ho provato a fare un sunto delle opinioni espresse nei thread
"Per un generale ripensamento sul supporto a *questa*anti-pirateria"
e "spot pirateria".  Avendo gia' fatto le mie scelte sul cosa
selezionare e cosa no, e consapevole che le citazioni rischiano di
cambiare
significato fuori del contesto, non mi sono allargato fino a legare fra
di loro le opinioni,
perche' se Assoli produrra' un documento su questa cosa e' giusto che lo
faccia
uno di Assoli.
Spero vi sia comunque utile.
Ciao
--Luca



Emmanuele:
Io dico che oggi un pirata o un utente di software pirata e' uno schiavo

(se mi fate passare l'esagerazione), in posizione di debolezza, contro
un
"inferno" di multinazionali con grandi quantità di soldi e tale potenza
economica da stritolare chiunque. Io la mia scelta la faccio stando
dalla
parte dei deboli, non per incentivarli nel continuare, ma per rafforzare
in
loro la convinzione che "si puo' essere liberi". Aggiungere alle altre
la
nostra condanna e' particolarmente odioso.

Daniele:
[...]Solo quando l'utente comune, perfettamente ignorante del
significato di una licenza, si renderà conto che la legge
protegge così bene il software proprietario (ovvero l'unico che l'utente

comune conosca), solo allora potrà iniziare a comprendere il senso
del software libero, perché solo allora sentirà il bisogno di libertà.

[...] se ci si ostina a proteggere bonariamente quelli che a
te sembrano i più deboli (quelli che copiano perché secondo te non
possono fare altro), si continua ad alimentare il mercato del software
proprietario. Sai benissimo che la copia abusiva serve proprio a creare
quella dipendenza, come fa la droga data gratis la prima volta.

Leandro:
Che non ci interessi proteggere i "pirati", cioè coloro che lucrano in
qualsiasi  modo  con  la  copiatura  illegale  del  software  mi  pare
lapalissiano.
Lo stesso  dicasi per chi si copia  il programma in casa  per i propri
svaghi/bisogni, forse con un minimo di interesse "minore" nel caso.

Combatto usando  Assoli l'affermazione che "copiare  software è reato"
perché non sta scritto da nessuna parte che sia obbligo dei produttori
di software distribuire il proprio lavoro con le modalità classiche.

Combatto la  legge sul bollino  perché di quell'affermazione  è figlia
diretta.

Ma, se permetti, mi disinteresso completamente al caso del rivenditore
che installa Windows  sul computer del suo acquirente  senza dargli la
licenza.

Simone:
[...] non sono (il siamo su una cosa del genere ha
poco senso) dalla parte di questa anti-pirateria con questi metodi e
con questi protagonisti. Ma francamente men che meno credo che
l'associazione debba mettersi in alcun modo a "difendere i pirati o lo
scambio illegale di software" qualunque sia la forma.  Personalmente
considero la copia illegale del software deprecabile, e trovo anche
che questo ragionamento, portato alle sue estreme conseguenze,
implicherebbe pure la difesa di chi viola la GPL.

Roberto:
Nessuno si fa scrupolo di copiare software illegalmente.
 Devono cominciare a pagarselo.

Simo:
So benissimo che molti dei ragazzi avevano piratato tutti i software che
servivano
per fare gli esami e anzi ne avevano di piu' tanto che erano loro a
proporre ai
docenti quali software usare, ma chi voleva essere onesto NON doveva
copiare il
software per fare esami e tesi, c'erano tutti i software necessari in
laboratori
appositamente attrezzati e liberamente frequentabili dagli studenti e
con numero di
postazioni generalmente sufficiente (devo dire pero' che forse la
disponibilita' c'era
anche perche' molti utilizzavano quelli scopiazzati a casa).

Francesco :
[...]il fatto  che i programmi fossero
liberi ha avuto solo influenze indirette: prima di tutto, la conseguenza

del  prezzo,  e in  seconda,  ma molto  lontana  istanza,  che mi  erano

simpatici perché liberi.








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