[Discussioni] "Riassunto" thread pirateria
Sergio Ballestrero
sballestrero a interfree.it
Mar 29 Maggio 2001 12:16:24 CEST
On Tue, 29 May 2001, Simo Sorce wrote:
> Giusto per fare il punto su cosa ritengo non sia veramente un problema,
> non certo per difendere il sw proprietario.
Forse non sono dei veri "problemi" per l'utente finale, ma sono comunque
punti di debolezza del software proprietario, se non altro come segnali
che non c'e' vera concorrenza in un mercato dominato da questo genere di
software, e in particolare da un grande monopolista; e l'esistenza stessa
della BSA ne e', IMVHO, la prova..
E questa mancanza di concorrenza alla fine danneggia gli utenti - questo
e' un punto a favore del software libero che va sfruttato e ribadito
adeguatamente, soprattutto quando l' "avversario" offre il fianco
scoperto come nel caso delle campagne BSA.
> Sergio Ballestrero wrote:
[snip]
> > 1) il costo del software proprietario e' troppo elevato - specie per chi
> > fa un uso saltuario di un certo programma (se non del PC in genere),
> > magari per poter rileggere a casa dati portati dall'ufficio, o per aprire
> > una mail dove qualche astuto ha messo un'allegato Powerpoint :-/
>
> Il costo e' elevato e' vero, ma non e' un problema del sw proprietario ma
> della mancanza di concorrenza. All'occorrenza il prezzo puo' scendere
> (anche fino a 0: vedi IE)
Ma la mancanza di concorrenza e' una conseguenza dei formati chiusi del
software proprietario, che cerca sempre di creare dei monopoli.
Il caso di IE e' un esempio anzi di comportamento di un monopolio, che
puo' permettersi di fare dumping (svendere per togliere dal mercato la
concorrenza).
> > 2a) le licenze d'uso sono troppo restrittive - per una piccola ditta,
> > pagare due volte per mettere lo stesso programma su due PC, quando magari
> > non viene quasi mai utilizzato contemporaneamente, non ha senso
> > commerciale.
>
> Molte aziende si sw commerciale hanno utilizzato con successo in passato
> il dongle (chiave hardware) per risolvere questo problema (il sw lo puoi
> installare su quante macchine vuoi ma ne funziona solo una copia alla volta
> perche' ci vuole la chiave. Questa politica (per ora?) Microsoft non la
> adotta perche' cosi' fa piu' soldi costringendo a comprare molte copie.
> La stessa M$ pero' permette l'installazione di alcuni sw su un desktop e
> contemporaneamnte sul portatile, con l'obbligo di utilizzarne solo uno alla
> volta.
Da quello che ho avuto occasione di vedere, dongle, "licence manager" di
rete e simili soluzioni vengono utilizzato quasi esclusivamente per
software costoso, come CAD/CAM e simili, o per software sviluppato ad hoc
per una ditta. Questi sistemi sono troppo costosi o troppo complessi
(come setup e manutenzione) per essere associati a software di larga
diffusione - almeno per ora.
Il fatto stesso che per imporre una licenza siano necessari medodi
complessi, che quindi aumentano il costo per l'utente finale, e' qualcosa
che rende meno competitivo il software proprietario.
> > 2b) In particolare, le licenze "shrink wrap" - "accettazione
> > licenza all'apertura del pacchetto" significa che l'acquirente non puo'
> > neanche provare uno strumento che puo' costare cifre anche notevoli.
> > Questo e', a mia conoscenza, un caso a dir poco unico nel commercio.
>
> Anche, qui, a parte M$, molte case produttrici si sw proprietario distribuiscono
> demo o in caso di sw molto costosi anche licenze temporanee a scopo di prova.
In modo solitamente saltuario e mirato alla promozione di un nuovo
prodotto o versione, direi. E' pero' vero che con il diffondersi della
rete la situazione da questo punto di vista sta migliorando.
Altro punto che ieri sera, col sonno incombente, mi era sfuggito: questo
e' particolarmente grave per software di cui, secondo licenza, il
produttore non si assume alcuna responsabilita' e non fornisce alcuna
garanzia, oltretutto impedendo all'utente di rimediare da solo ad
eventuali problemi. E per pacchetti complessi, puo' passare ben piu' del
mese di prova o di garanzia, prima di trovare i bug.
> > 3) forse sono ottimista, ma lo scambio (gratuito) di software, anche
> > commerciale, mi sembra un segnale che il software viene considerato un
> > bene culturale da condividere, e che quindi la mentalita' della
> > condivisione del Software Libero potra' essere accettata facilmente e
> > naturalmente.
>
> Non sono d'accordo, purtroppo il sw commerciale non lo si considera affatto
> sotto un profilo culturale, il 99% delle persone (di quelle hanno le idee
> abbastanza chiare da distinguere il sw dall'hw) lo considera uno strumento
> e' utilizza il metodo della copia solo ed esclusivamente per risparmiare.
Per quanto riguarda le aziende, hai certamente ragione. Io parlavo di
utilizzo privato, di gente che si scambia software piu' per provarlo e
curiosare che per utilizzarlo realmente per lavoro. Ma puo' essere una
visione distorta dal tipo di gente che conosco :-P
> > Quindi, le iniziative tipo BSA, se da un lato sono da contrastare per le
> > falsita' che diffondono, dall'altro andrebbero sfruttate per far crescere
> > la coscienza di come il software proprietario non sia adatto ad una ampia
> > fascia di utenti, e di come il software aperto, o meglio ancora libero,
> > sia la soluzione piu' naturale di questi problemi creati e imposti in modo
> > del tutto artificioso dalle major del software, specialmente col metodo
> > dei formati dati proprietari.
> >
>
> ho rotto gia' troppo.
Anch'io...
Ciao,
Sergio
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