[Discussioni] Evangelizzazione e marketing [was: Il mio pensiero e Parliamo di Software libero]

Gianluca Turconi luctur a comeg.it
Gio 22 Nov 2001 10:41:20 CET


Salve,

Leggendo i due thread di cui in oggetto sono tornato con la mente a
alcune discussioni molto accese che ho avuto modo di sostenere sia
all'interno delle liste di OpenOffice.org sia in alcuni NG Linux
tedeschi. Il nocciolo della questione in quelle discussioni stava nella
contrapposizione tra oltranzisti e moderati o con termini più radicali
tra evangelizzatori e marketer.
Da una parte, gli evangelizzatori sostenevano che la scelta del software
libero (Free Software) doveva essere una *scelta di campo* (questa mi
pare di averla già sentita nel modo politico nostrano ;-)). O con noi o
contro di noi! Era lo slogan preferito. Secondo questa corrente
oltranzista si doveva necessariamente optare filosoficamente per il
software libero.
Dall'altra parte c'erano i sostenitori dell'Open Source come chiave di
conquista dei mercati (li chiamo marketer, anche se qualcuno mi ha fatto
notare che il termine a volte viene inteso in senso spregiativo).
Sostenevano e sostengono ancora oggi che solo attraverso un'approccio
moderato e aperto alle considerazioni economiche provenienti dal mercato
si poteva contrastare il predominio del software proprietario. (termine
quest'ultimo piuttosto euivoco dl momento che anche il software libero è
soggetto a proprietà intellettuale)
Personalmente ho sempre mantenuto le distanze da entrambe le correnti.
Il motivo è semplice. Entrambe pretendono un'appiattimento concettuale
del discorso su posizioni o filosofiche o utilitaristiche. Entrambe
pretendono che la Comunità del Free Software debba avere un'anima
puramente monistica, quale che sia.
Potremmo discutere all'infinito su cosa veramente sia questa Comunità
senza mai venirne a tracciare una definizione che veramente la racchiuda
nel suo significato pieno. Perchè? Perché essa rappresenta la libertà di
espressione nella sua globalità. Non è e non può essere monistica perché
il rifiuto di una corrente negherebbe all'instante l'essenza stessa del
Free Sotware e cioé la libera circolazione dell'informazione (personale
e lata traduzione di Information in Information Technology).
ASSOLI in quanto associazione ha fatto la propria scelta, ma non mi
sembra che stia spingendo verso un integralismo filosofico. Anzi,
consente una discussione aperta a tutti, tanto che persone come me che
continuano a usare Windows ma sfruttando applicazioni open source o
libere (OpenOffice.org, Ghostview, etc, etc), possono dare un contributo
che possa essere sfruttato da chiunque, quale che sia la sua convinzione
filosofica. Esiste cioé una piena libertà di informazione che in
definitiva si trasforma in collaborazione.
Inoltre, non ritengo che ASSOLI pur avendo uno statuto legale, si
consideri un monolite. In definitiva anche gli statuti possono subire
delle modifiche da parte dei soci. La discussione libera permette di
evitare pericolose scissioni interne che possono portare
all'indebolimento delle associazioni e contemporaneamente di mantenere
il passo della base del movimento (mi scuso per l'indeterminatezza del
termine) per non ritrovarsi a predicare nel deserto.
Concludendo, direi che ASSOLI ha fatto una scelta politica più che
filosofica, dove quest'ultima può sì essere alla base della prima, ma
non esclude a priori tutte le voci dissenzienti. Naturalmente intendendo
per politica la discussione sui mezzi per raggiungere una maggiore
diffusione del Software Libero e null'altro.
Questo è solo un mio giudizio esterno che lascia aperta la porta a
critiche, confutazioni e aggiunte, ma che credo sia un buon approccio
per evitare fraintendimenti tra la gente comune nello stile
*copyleft=copyright di sinistra*. :(

P.S. (OT) ho ormai completato una versione funzionante e decente del
dizionario per OOo e presto mi metterò in cotatto con qualche LUG per
vedere di trovargli una casa sicura. Ringrazio di cuore tutti quanti mi
hanno aiutato, anche in privato, in questo lavoro.

Saluti,

Gianluca






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