[Discussioni] Parliamo di Software Libero

Simo Sorce simo.sorce a tiscalinet.it
Sab 24 Nov 2001 15:01:34 CET


On Thu, 2001-11-22 at 00:37, Marco Ermini wrote:
> Al di la' degli obiettivi "tattici", lo scopo era di far assumere al free
> software (o software OpenSource, come lo vuoi etichettare: e non mi si
> risponda con la solita tiritera, sono volutamente provocatorio) una risonanza
> piu' ampia e garantirgli delle basi *anche* economiche.
e su questo la OSI ha ottenuto un buon risultato, non ce' che dire.

> Purtroppo, noto sempre di piu' (rispondo qui ma non mi riferisco direttamente
> a Simone) che c'e' la tendenza ad etichettare l'OpenSource come il fratello
> traditore e "venduto" della causa.
Al massimo si puo' etichettare la OSI in questo modo, il movimento che
si identifica con OpenSource e' molto sfaccettato e poi dovresti
spiegare cosa ha tradito e a chi si e' venduto.

> Inviterei ad atteggiamenti un po' meno
> "militanti": per prima cosa, ricordiamoci che si parla comunque di un
> movimento che ha si' dei rappresentanti riconosciuti, dei portavoce, ma non e'
> un partito con un comitato centrale e non c'e' l'Accademia della Crusca a
> controllare che Microsoft o chi altri non possano usare il termine
> "OpenSource".
- cosa intendi per atteggiamenti "militanti"? puoi definire meglio?
- penso sia giusto far notare quando essi vengono utilizzati a
sproposito.

> Per seconda cosa, si parla di una "lobby" che e' assolutamente trasversale ai
> poteri economici, che se da una parte sicuramente "ammicca" ai finanziatori
> come fanno tutte le lobby, dall'altra ha comunque la sua "filosofia" (espressa
> da ESR), che, seppur essendo sicuramente molto criticabile e secondo me non
> priva di idiosincrasie abbastanza evidenti per chi lavori nel mondo del
> software, e' comunque stata articolata in modo molto piu' compiuto di altre ed
> e' rimasta sostanzialmente fedele a se' stessa. Secondo me chi la crede
> "deviata" e' influenzato da altri tipi di visione (come chi pensa che il
> successo sia derivato dal "marketing" o dal "nascondere" il termine liberta':
> questo termine, che ritengo personalmente, come ho gia' avuto modo di dire,
> estremamente ambiguo da vari punti di vista,
si a volte hai criticato il termine, ma non hai mai dato una spiegazione
concreta, sarei molto curioso di sapere esattamente perche' lo trovi
ambiguo e quali sono le sue ambiguita'.
> non c'e' mai stato nella OSI nel
> senso di GNU, quindi non vedo dove sia avvenuta la "corruzione".). Quello che
> voglio dire e' che vedo che, siccome si e' personalmente inclini a mettere
> l'accento sulla "liberta'" contrapponendola ai grandi poteri economici, si
> finisce per giudicare la OSI come un esperimento commerciale fallito (quindi
> doppiamente negativo in quanto "commerciale" ed in quanto "fallito").
uhm... definire OSI un esperimento commerciale, mi sebra forzare il
contenuto di quella iniziativa.
inoltre non capisco perche' ritieni che in quanto commerciale un
progetto dovrebbe essere considerato fallito, ci sono diverse aziende
commerciali che sviluppano software libero e nessuno le critica perche'
commerciali (RedHat, Ximian, ...) 

> Qui ci si aggancia al terzo punto, ovvero: si puo' notare come molti giudizi
> siano la commistione della cultura "hacker" che si riversa nella nostra
> cultura "locale". Significativa la definizione che qualcuno ha dato di "Linux
> che e' sia di destra che di sinistra". In realta' la vera "etica hacker", che
> e' alla base del pensiero di Raymond, puo' essere perfettamente compatibile
> con i grandi poteri economici (o meglio con *certi* poteri) anche quando a
> volte secondo RMS "schiacciano" l'utente.
Questo e' uno dei motivi per cui personalmente ESR mi piace poco

> Anzi, se si legge nello Jargon File
> la definizione di "geek" e la si contrappone a quella di "nerd" si vede
> esattamente di cosa sto parlando: il nerd non e' necessariamente compatibile
> con un impiego, invece il geek e' uno che spesso si sa vendere molto bene.
da quando lo jargon file e' la neo accademia della crusca? ;-)


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Simo Sorce
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