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Simone Piccardi
piccardi a firenze.linux.it
Mer 31 Ott 2001 19:33:19 CET
On Sat, Oct 27, 2001 at 08:27:39AM +0200, Gianluca Turconi wrote:
> Per non parlare della localizzazione in italiano. Al momento sto
> aspettando una risposta da Loris Palmerini per avere almeno un
> correttore ortografico nella nostra lingua basato su Ispell. Per? tutto
> il resto langue. A proposito, non c'? qualcuno in lista disposto a:
Quello del vocabolario italiano secondo me e` uno dei problemi piu` gravi
che il software libero deve affrontare, specie quando se ne vuole proporre
l'uso nelle scuole e nella pubblica amministrazione.
Infatti i programmi per le funzionalita` che servono in un qualunque
ufficio gia` ci sono, (ieri ho installato OpenOffice e non ho trovato
nulla che facesse rimpiangere a mio fratello il corrispettivo
proprietario eccetto ...). Quello che manca in qualunque applicazione
di videoscrittura, e` proprio un correttore ortografico funzionante
che non si fermi ogni due righe perche` non trova parole di uso
comune: su questo siamo terribilmente indietro.
Eppure io stesso ho nel mio dizionario personale di emacs un sacco di
parole, e penso che chiunque si sia messo a scrivere un libro (o
qualche testo sufficientemente lungo) si trovi alla fine nella mia
stessa situazione (con un mio amico che ne ha pubblicato uno qualche
mese fa e` andata esattamente in questo modo). Quello che manca e` un
metodo facile e veloce in cui questo patrimonio di parole possa essere
raccolto e scambiato, senza dover oberare un povero manutentore.
Non ho mai studiato il formato di ispell, ma non mi sembra poi una
cosa cosi` difficile fare una qualche forma di filtro che dai vari
dizionari personali possa estrarre delle liste di parole (al limite da
far controllare a dei revisori), e una qualche forma di server che
riceva i contributi e distribuisca gli aggiornamenti in maniera
automatica.
Un progetto del genere potrebbe portare ad uno sviluppo molto piu`
rapido del dizionario e permetterebbe di coinvolgere anche persone che
magari di programmazione non sanno nulla, ma che potrebbero dare un
contributo (penso a mia madre, che fa l'insegnante e fra un po' andra`
in pensione); inoltre sarebbe un esempio di come la filosofia del
software libero possa anche andare al di la` della cerchia ristretta
degli "informatici".
Purtroppo personalmente ho poco tempo libero, ma se la cosa sembra
interessante, mi piacerebbe proporre un progetto del genere anche come
associazione.
Ciao
Simone
--
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