[Discussioni] Proposta per pubblicizzare il softwarelibero
Marco Ermini
flug a markoer.org
Gio 6 Set 2001 03:38:34 CEST
Il Thu, 6 Sep 2001 01:19:17 +0200, Andrea Capriotti
<capriott a gulliver.unian.it> scrisse:
> On Thu, Sep 06, 2001 at 12:32:16AM +0200, Marco Ermini wrote:
> > La filosofia del free software e' comunque un modello di business e
> > non un "esempio di socializzazione". Si basa sul fatto che un
> > approccio di tipo "mind-sharing" (tipico di Internet, ed in effetti
> > Internet ed il free software hanno avuto un sviluppo per certi versi
> > parallelo) e' piu' produttivo di quello "closed-source". La
> > scommessa di Stallmann e' che il suo modello di business, alla
> > lunga, sia vincente rispetto agli altri, ma si stanno appunto
> > paragonando diversi modelli di business, ricordiamocelo; non si sta
> > parlando di propunare un atteggiamento socialmente piu' utile di un
> > altro.
> Non sono d'accordo.
>
> Il software libero, oltre al business, propone un diverso modello di
> sviluppo e un diverso approccio alla produzione e al "consumo" di
> software. Nello stesso tempo propone anche un rivoluzionario sistema
> di distribuzione. Il consumatore ha veramente dei diritti e non e'
> lasciato in balia di corporazioni che impongono i loro prodotti.
Beh, fin qui si rimane nel "modello di business". E' sicuramente
rivoluzionario (l'ho gia' detto io) ma non e' che stiamo parlando di una
qualche panacea...
> In
> questa ottica il software libero, e la filosofia che c'e' dietro, sono
> un esempio di comportamento socioeconomico da imitare anche in altri
> settori produttivi.
hmm.... questo lo dovresti argomentare, perche' e' veramente "tirato li'",
visto che il software e' una merce molto particolare che ben poco ha a che
fare con tutte le altre che ci circondano... anche se immagino che sia una
discussione che ha assai poco a che fare con questa lista e che quindi
immagino sia opportuno evitare ;-)
> Non credo che uno spot, che sottolinei
> semplicemente che _spesso_ il software libero e' gratis, renda
> giustizia a questi concetti e ne aiuti la diffusione. Vedrei molto
> meglio uno spot che, pur ammiccando al fatto che si possa reperire
> software libero gratuitamente, sia incentrato sulla sua valenza etica.
>
> Insomma, una pubblicita' progresso...:-)
Il software libero non ha alcuna "valenza etica". Al massimo, ha una sua
morale, ed e' autoreferenziale, cioe' ha la *sua* morale - o al massimo, come
ho detto, condivide un certo tipo di approccio al lavoro diffuso tra i
"tecnici" di Internet o in certi ambiti della comunita' scientifica), ma non
indica certo al genere umano una possibile soluzione dei suoi problemi (questo
significa avere un'etica). Sicuramente e' piu' produttivo per tutti avere un
atteggiamento "aperto" e di "condivisione" della cultura, sicuramente se la
ricerca scientifica anziche' essere governate da un pugno di multinazionali
che competono fra loro condividesse di piu' le conoscenze ecc. questo sarebbe
un bene per tutti, come se tutti i software fossero "open" ecc., ma tutto
questo interessa poco l'utonto. All'utonto interessa sapere che col sw libero
non e' in mano a degli strozzini che gli fanno pagare degli aggiornamenti
assurdi, che e' sicuro che il sw non faccia cose che lui non voglia che
faccia, che puo' scaricarlo ed aggiornarlo gratuitamente a patto che sappia
farlo o comunque possa pagare qualcuno per farlo e comunque avere il sw in se'
gratis ecc. Sicuramente tutte queste cose sono possibili grazie ad un modello
di produzione/distribuzione rivoluzionario, che tuttavia non e' un astratto
principio etico ma un concretissimo modo pratico di agire e di "fare del
business" (nel senso, e' il metodo di lavoro inventato da Stallmann).
Stallmann si e' sicuramente ispirato ad un atteggiamento mind-sharing ma non
aveva certo in mente un'etica ne' voleva migliorare la societa'.
Se si pensa che sia giusto porre in primo piano l'"atteggiamento
mind-sharing", bene lo si faccia, pero' si faccia anche ben capire che non si
sta facendo pubblicita' ad una impostazione morale individuale o ad un
istituto di beneficienza, piuttosto si vuole soprattutto indicare che e'
idiota pagare le licenze di Windows e di tanti altri programmi.
Se non si fa cosi', non credo che le grosse ditte su citate siano disposte a
sganciare soldi.
ciao
--
Marco Ermini
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There are two major products that come out of Berkeley: LSD and UNIX.
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