[Discussioni] Proposta per pubblicizzare il softwarelibero

Carlo Strozzi carlos a scriptaworks.com
Gio 6 Set 2001 11:13:34 CEST


On Thu, Sep 06, 2001 at 03:38:34AM +0200, Marco Ermini wrote:
> 
> Il software libero non ha alcuna "valenza etica". Al massimo, ha una sua
> morale, ed e' autoreferenziale, cioe' ha la *sua* morale - o al massimo, come
> ho detto, condivide un certo tipo di approccio al lavoro diffuso tra i
> "tecnici" di Internet o in certi ambiti della comunita' scientifica), ma non
> indica certo al genere umano una possibile soluzione dei suoi problemi (questo
(...)

Scrivere programmi vuol dire esprimere un propria idea attraverso una
tecnica (carta, penna e tastiera), escogitando soluzioni attraverso la
propria fantasia ed inventiva. Io non vedo che differenza sostanziale
ci sia fra questo e fare un quadro, una poesia o scrivere un libro.
In un mondo in cui la comunicazione delle idee passa sempre di pił
attraverso strumenti informatici, questi ultimi devono essere regolati
anche a principi etici, e non solo economici, al pari di quelli
che assicurano (o dovrebbero assicurare) la libertą di espressione
in altri campi. Anche fare quadri o scrivere libri č un business,
ma chissą perchč il software viene sempre visto come qualcosa di
diverso: e allora gił con brevetti software, proprietą intellettuale
esasperata e quant'altro.

ciao,
carlo
-- 
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