[Discussioni] Proposta per pubblicizzare il softwarelibero
Roberto Micarelli
mi.ro a iol.it
Mer 12 Set 2001 20:12:25 CEST
Vista la mia cronica mancanza di tempo ogni tanto vengo in questa mailbox,
e ogni volta mi pento di non venirci piu' spesso, visto l'interesse degli
interventi e le cose che vi si possono imparare.
Non quoto un particolare messaggio perche' sono troppi. Voglio invece dare
il mio (confusionario) contributo d'opinione.
Pubblicizzare il software libero puo' essere pericoloso per la liberta'
di espressione? Il dubbio mi viene per i motivi che tento di esporre:
il software libero lo scrivono gli appassionati, nell'ambito di diritti definiti
dai politici (nell'interpretazione di chissa' quali principi) e lo vendono
(pubblicizzano) i distributori. Il punto che mi sta piu' a cuore e' il secondo:
quali sono i principi in base ai quali io sono libero di scrivere programmi e
lasciare agli altri la possibilita' di leggerli e usarli gratuitamente?
Siamo sicuri che tali principi siano cosi' chiaramente definiti e che i
legislatori ottemperino in piena buona fede al loro dovere di seguire il
percorso liberale? Vista l'attuale situazione preferirei paradossalmente che
linux fosse meno conosciuto e competitivo, quindi meno oggetto di attacchi. Si,
perche' sembra che non vi sia una legge univoca e certa, ma che la liberta' sia
solo una funzione della variabile di disturbo apportato, a chi gia' si trovi con
posizione dominante in un particolare business. La paura di perdere quote di
mercato fa smettere l'applicazione del principio di competizione leale, proprio
in chi a tale principio dice - in mala fede - di ispirarsi. Uno degli
innumerevoli esempi, particolarmente emblematico, riguarda la microsoft
che slealmente addita linux (e derivati) come anti-americano quando in realta'
e' solo un suo competitore... E a quanto pare le istituzioni gli danno credito.
Rob
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