[Discussioni] Proposta per pubblicizzare il softwarelibero
Leandro Noferini
lnoferin a cybervalley.org
Lun 24 Set 2001 08:23:40 CEST
Marco> Possiamo anche addentrarci sul piano "cos'e' la liberta' dell'uomo" ma siamo
Marco> d'accordo che non c'entra con questa lista.... giusto?
Ovvio!
:-)
>> In un mondo come il nostro, nel quale il potere economico assume una
>> tale enorme importanza (e credo sia la prima volta nella storia
>> dell'uomo) l'importanza di poter scegliere quale merce usare non è
>> banale né scontata.
Marco> Posso essere d'accordo con te
E che non mi fa piacere?
:-)
>> Inoltre non credo sia vero che il modello del SL sia così ininfluente
>> come tu affermi: il modello del SL è invece per me molto importante
>> perché è assolutamente contrario a tutto ciò che ci viene propinato
>> come "moderno", "high-tech", "niu-tech" dalla propaganda del regime
>> nel quale viviamo. La libertà di accedere alle fonti informative
>> direttamente, la possibilità per tutti di diventare da consumatori a
>> produttori senza la necessità di enormi capitali (e non sto parlando
>> solo di denaro) iniziali ed infine la gratuità (reale non fasulla -
>> non paghi qui perché pagherai altrove) del prodotto finale sono
>> caratteristiche _dirompenti_ per tutto il mondo occidentale moderno.
Marco> Qui invece non lo sono troppo...
Marco> innanzitutto, "niu-tech" (che penso abbia riferimenti con la "new-economy") e'
Marco> per l'appunto un modello sciagurato di economia
Basato esclusivamente sulla speculazione - no, non intendevo
quello. Volevo riferirmi alla presunta "modernità" di modelli
propostici.
Marco> Piuttosto, col sw free non hai un minimo di vantaggio in piu' ad accedere a
Marco> "fonti informative". Esempio sciocco: se pure l'FBI usasse PHP-nuke per
Marco> gestire il proprio "portale" interno dedicato ai suoi agenti, sempre interno
Marco> rimarrebbe, e sempre le password ti mancherebbero. So che sto banalizzando,
Marco> credo che hai capito cosa voglio dire: se il medium e' free, le informazioni
Marco> continui comunque a non averle.
Ovvio, ma la cosa non vale all'opposto. Se neanche il medium è libero,
disponibile e liberamente modificabile e redistribuibile abbiamo
ancora minori possibilità di avere i contenuti di questo liberi e
disponibili.
Farò un esempio per cercare di essere più chiaro: qual'è la grossa
differenza fra il cinema e la musica? Nel primo per avere un prodotto
che sia anche minimamente rivendibile e godibile devi avere a
disposizione grosse cifre. Cosa comporta questo? Poche e pochissime
realtà piccole che possano produrre e poche e potentissime realtà che
poi effettivamente fanno "il cinema moderno", il tutto
indipendentemente dalle capacità di chi produce o vorrebbe produrre.
Nella musica per fare qualcosa di godibile è "sufficiente" acquistare
uno strumento ed essere bravi. In qualche modo hai il tuo spazio,
anche perché la musica, per sua natura, è principalmente "dal
vivo". Il risultato è una miriade di musicisti, produttori e
situazioni.
Marco> Quanto al fatto che si possa diventare "produttori", pure qui attenzione a non
(.......)
Marco> ci trovo nulla di dirompente.
Nessuno afferma che basti comprare una chitarra per diventare Jimi
Hendrix o una tromba per suonare come Miles Davis, però _ne hai la
possibilità_ perché il media te lo permette.
Puoi essere anche un immane regista ma se le case di produzione
statunitensi (anzi ormai quasi tutte francesi da quel che capisco) non
intendono distribuirti pochi e pochissimi lo sapranno.
Il software, per la sua caratteristica di essere "non di ciccia", e
per la presenza di Internet, presenterebbe la stessa caratteristica
però non lo si vuol far sapere.
Fra l'altro il gran puzzo che stanno facendo con il DMCA e suo
fratello maggiore SSSCA sta proprio qui, nel controllo della
distribuzione dei "contenuti": se diventerà facile e conveniente
scaricare film dalla rete sarà facile e comune poter scegliere, cosa
brutta e sbagliata.
Ovviamente tutto ciò che sto scrivendo è una banalizzazione di una
situazione ben più complessa.
Però d'altronde quali sono gli attori in gioco, tanto per fare un
altro esempio, nel campo delle applicazioni per computer casalingo?
Oltre al campione Windows e al fratellino (scemo?) MacOS gli unici
altri due contendenti sono le novità rappresentate da Gnome e KDE, che
vengono spinti nel mondo commerciale da compagnie nuove e nuovissime
che non nascono da chissà quali potentati economici pre-esistenti
(anche se poi in effetti Gnome ha un buon supporto da parte di Mamma
Blu).
>> Ho un'idea in testa da tempo: far riconoscere il kernel Linux come il
>> più grande prodotto culturale della comunità di Internet!
>>
>> Per questa ragione la metodologia della produzione del SL potrebbe
>> diventare un modello molto interessante per tutti coloro a cui
>> interessa capire come cambiare la realtà circostante.
Marco> Continuo a credere che stai impropriamente estendendo il campo semantico dello
Marco> sviluppo distribuito del software alle metodologie di intervento nella realta'
Marco> circostante che, nonostante il sw sia "la merce piu' importante" (lo dici tu,
Marco> ci tengo a precisarlo) continua a sopravvivere variopinta, multiforme,
Marco> colorata ed inafferrabile al di fuori di ogni algoritmo
No, non credo. Non è un'inferenza ma un paradigma.
Marco> E bada bene, chiunque abbia in mano minimi strumenti di
Marco> critica sa che la "liberta'" di Stallmann e' la stessa
Marco> "liberta'" di Adam Smith, cioe' liberta' di scambio per le
Marco> merci (in questo caso il software), e tu sai cosa significa
Marco> nella nostra societa' "liberta'": le merci libere di
Marco> circolare, gli uomini non altrettanto liberi delle
Marco> merci... anzi gli uomini che si muovono (agiscono, pensano,
Marco> consumano) come merci.
>>
>> Attento perché il software è una merce sui generis, l'unica nella
>> quale non c'è e forse già ormai si può dire, non veniva mai richiesto
>> alcun tipo di "libertà" di circolazione. Niente, nessuno mai ha
>> richiesto quello che pare normale per altri tipi di merce: al
>> contrario il software deve essere controllato, bollinato da apparati
>> statali, certificato.
>>
>> Non è vero, il software non è l'unica merce a cui viene riservato
>> questo trattamento: l'altra è la categoria che include anche il
>> software, cioè l'informazione.
Marco> Continuo a sostenere che il medium e' e puo' essere scisso dai contenuti. E'
Marco> possibilissimo che Echelon sia stata realizzata con sw GNU per quel che ne
Marco> sappiamo...
Non è quello che volevo dire. Quello che volevo dire io è che la
libertà di movimento per capitali e merci richiesta a gran voce
dall'opinione comune attualmente prevede due buone eccezioni,
l'informazione e il software. Prova ad immaginare quale rivoluzione
provocherebbe una legge che prevedesse l'applicazione di un bollino
sulle scarpe da ginnastica, bollino con su scritto luogo e data di
produzione e cose così.
--
Ciao
leandro
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