[Discussioni] Proposta per pubblicizzare il softwarelibero
Marco Ermini
markoer a markoer.org
Dom 23 Set 2001 13:45:56 CEST
Il Wed, 12 Sep 2001 16:56:24 +0200, Leandro Noferini
<lnoferin a cybervalley.org> scrisse:
> Fino qui ti approvo quasi incondizionatamente, ma poi no....
e' il bello del discutere :)
> >> E la liberta' non e' certo un business o un modello economico.
>
> Marco> Anche qui, mi cadi nel "tranello" che ti avevo posto ;-)
>
> Marco> Non confondere la "liberta' dell'uomo" (e qui si parla di "cose
> grosse",
> Marco> etica, filosofia ed altre amenita') con la molto piu' limitata e
> circoscritta
> Marco> liberta' del software. Il software libero non crea uomini liberi
> perche'
> Marco> continui a vivere nella stessa societa' di prima, ed estendere il
> modello del
> Marco> software libero ad altri settori (ammesso e non concesso 1-che si
> possa fare,
> Marco> 2-che questo cambi realmente le carte in tavola) non cambiera' la
> sostanza
> Marco> triste della nostra societa' triste.
>
> No, non credo sia così semplice. Innanzitutto non capisco cosa sia la
> "libertà" con la elle maiuscola a cui ti riferisci:
Capisco cosa dici. Non ho dato nessuna definizione di "Liberta'" con la "L"
maiuscola (se l'ho usata - non mi pare - le mie scuse).
> da quello che io
> conosco questa non esiste come una Cosa Grande e Bella nello Spazio
> Siderale delle Grandi Cose. La Libertà è un enorme insieme di tante
> piccole libertà che vanno da quelle di tipo politico a quelle di tipo
> economico a quelle di tipo personale; oltretutto questo insieme non è
> statico ma determinato dalla storia e quindi modificabile via via.
Posso essere d'accordo con te: non era questa la discussione e non mi ci
addentro. Il mio commento voleva soltanto esortare a non confondere piani di
discussioni diversi.
Possiamo anche addentrarci sul piano "cos'e' la liberta' dell'uomo" ma siamo
d'accordo che non c'entra con questa lista.... giusto? (magari si puo' fare
privatamente). Appunto perche' non c'entra, non va confusa col "free software"
- tutto quello che ho detto mirava a separare i due piani, non certo a
proporre teorie di qualsiasi tipo: se anche malauguratamente l'ho fatto, sono
stato uno sciagurato!!!
> In un mondo come il nostro, nel quale il potere economico assume una
> tale enorme importanza (e credo sia la prima volta nella storia
> dell'uomo) l'importanza di poter scegliere quale merce usare non è
> banale né scontata.
Posso essere d'accordo con te
> Inoltre non credo sia vero che il modello del SL sia così ininfluente
> come tu affermi: il modello del SL è invece per me molto importante
> perché è assolutamente contrario a tutto ciò che ci viene propinato
> come "moderno", "high-tech", "niu-tech" dalla propaganda del regime
> nel quale viviamo. La libertà di accedere alle fonti informative
> direttamente, la possibilità per tutti di diventare da consumatori a
> produttori senza la necessità di enormi capitali (e non sto parlando
> solo di denaro) iniziali ed infine la gratuità (reale non fasulla -
> non paghi qui perché pagherai altrove) del prodotto finale sono
> caratteristiche _dirompenti_ per tutto il mondo occidentale moderno.
Qui invece non lo sono troppo...
innanzitutto, "niu-tech" (che penso abbia riferimenti con la "new-economy") e'
per l'appunto un modello sciagurato di economia in cui il SW libero in qualche
modo e' entrato, ovviamente quando dico questo non sto stabilendo
trait-d'union ne' corrispondenze di alcun tipo... sicuramente e' stata (e
forse e' ancora, anche se la recessione di cui si parla adesso apertamente
negli USA lo sta facendo declinare) propaganda ma non "di regime", piuttosto
da parte dei poteri economici (anche se tu giustamente fai notare che
l'economia ha un peso spropositato, ancora ci sono differenze sostanziali tra
potere economico e politico, a meno di non essere qualunquisti al 100%).
Comunque anche qui sto pisciando fuori dal vaso...
Piuttosto, col sw free non hai un minimo di vantaggio in piu' ad accedere a
"fonti informative". Esempio sciocco: se pure l'FBI usasse PHP-nuke per
gestire il proprio "portale" interno dedicato ai suoi agenti, sempre interno
rimarrebbe, e sempre le password ti mancherebbero. So che sto banalizzando,
credo che hai capito cosa voglio dire: se il medium e' free, le informazioni
continui comunque a non averle.
Quanto al fatto che si possa diventare "produttori", pure qui attenzione a non
cadere in illusioni ideologiche (anche c'e' chi mi ha informato che e' bello
cullarsi nell'ideologia, tuttavia non credo si risolva molto). Puoi
sicuramente scrivere un software free e crearti una nicchia di mercato, ma
sicuramente ti ci vorra' di piu' che scrivere un sw chiuso e venderlo. IMHO
sono soprattutto le grandi firme e le societa' di venture-capital (come quelle
dietro a RedHat, VALinux, Sourceforge et similaria, IBM ecc.) che possono
permettersi di lavorare col free sw. Le piccole societa' possono vivere con i
servizi di consulenza, ma il fatto che usi sw free in questo caso facilita
soltanto il tuo lavoro, non c'e' una differenza "qualitativa" (a parte il
fatto che darai servizi migliori usando Linux che non Windows, di sicuro). Una
media sw-house che sceglie di abbonarsi a Microsoft network ed un'altra invece
adotta GNU/Linux ed il free sw: le differenze sono nel know-how dei dipendenti
e nelle scelte strategiche, ma in fondo nei grandi numeri queste cose contano
poco, sono due societa' simili, ti ci vogliono capitali molto simili (le
licenze dei sw sono una percentuale irrisoria e comunque spesso pagano i
clienti). Se vuoi vivere come "produttore" di sw, come dici tu, IMHO free sw o
Microsoft e' una questione di inclinazioni personali o una scelta ideologica,
non ci sono differenze dal punto di vista dei capitali da investire (anzi...
se sei partner M$ magari sei avvantaggiato sotto certi aspetti). Personalmente
mi sento di escludere che servano molto piu' capitali nel mondo M$.
Non credo che l'Unicredito abbia pagato i consulenti che hanno creato
Tradinglab con Zope molto meno di quello che Omnitel ha pagato Microsoft. Non
ci trovo nulla di dirompente.
Dirompente il sw libero lo e' per altri versi, cioe' lo diventa per il circolo
"vizioso" che crea, come avevo detto precedentemente
[...]
> Ho un'idea in testa da tempo: far riconoscere il kernel Linux come il
> più grande prodotto culturale della comunità di Internet!
>
> Per questa ragione la metodologia della produzione del SL potrebbe
> diventare un modello molto interessante per tutti coloro a cui
> interessa capire come cambiare la realtà circostante.
Continuo a credere che stai impropriamente estendendo il campo semantico dello
sviluppo distribuito del software alle metodologie di intervento nella realta'
circostante che, nonostante il sw sia "la merce piu' importante" (lo dici tu,
ci tengo a precisarlo) continua a sopravvivere variopinta, multiforme,
colorata ed inafferrabile al di fuori di ogni algoritmo
> Non che preveda né tanto meno mi aspetti assalti a colpi di tastiere e
> mouse come bolas, né tanto meno il partito del SL. Riconosco però
> l'importanza culturale e politica dell'esperienza che stiamo qui
> vivendo.
Questo spero di non averlo sminuito
> Marco> E bada bene, chiunque abbia in mano minimi strumenti di critica
> sa che la
> Marco> "liberta'" di Stallmann e' la stessa "liberta'" di Adam Smith,
> cioe' liberta'
> Marco> di scambio per le merci (in questo caso il software), e tu sai
> cosa significa
> Marco> nella nostra societa' "liberta'": le merci libere di circolare,
> gli uomini non
> Marco> altrettanto liberi delle merci... anzi gli uomini che si muovono
> (agiscono,
> Marco> pensano, consumano) come merci.
>
> Attento perché il software è una merce sui generis, l'unica nella
> quale non c'è e forse già ormai si può dire, non veniva mai richiesto
> alcun tipo di "libertà" di circolazione. Niente, nessuno mai ha
> richiesto quello che pare normale per altri tipi di merce: al
> contrario il software deve essere controllato, bollinato da apparati
> statali, certificato.
>
> Non è vero, il software non è l'unica merce a cui viene riservato
> questo trattamento: l'altra è la categoria che include anche il
> software, cioè l'informazione.
Continuo a sostenere che il medium e' e puo' essere scisso dai contenuti. E'
possibilissimo che Echelon sia stata realizzata con sw GNU per quel che ne
sappiamo...
Sicuramente l'informazione e' una merce, come e' sempre stata, tant'e' che
devi pagare per accederci
> Marco> Il rischio che vedo moooolto diffuso e' quello di costruirsi una
> Marco> "Weltan-schauung" (una "visione del mondo") a partire dalla
> filosofia GNU.
> Marco> Attenzione a circoscrivere le idee e le aspirazioni di GNU al
> solo mondo
> Marco> dell'informatica, altrimenti, si fa un grosso pappone di cose che
> NON CI
> Marco> AZZECCANO NULLA L'UNA CON L'ALTRA, la distribuzione del software
> con il
> Marco> mercato globale delle merci e degli uomini, le mailing-list con
> la politica
> Marco> ecc., tant'e' che qualche pazzo voleva candidare Linus Torvalds a
> Presidente
> Marco> degli USA... dietro c'e' la stessa forma mentis.
>
> Vero, quasi. La visione del mondo non può essere costruita sulla
> filosofia GNU e basta però questa può essere una pedina importante e
> interessante di un modello alternativo che funziona e bene.
Senz'altro, se vuoi riassumiamo tutta la discussione in quest'ultima tua
frase, che condivido pienamente... :)
ciao
--
Marco Ermini
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There are two major products that come out of Berkeley: LSD and UNIX.
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