[Discussioni] Repost: GPL and NDA
Matteo Nastasi
nastasi a dynamica.it
Mer 19 Set 2001 10:05:19 CEST
On Wed, Sep 19, 2001 at 12:27:13AM +0200, Alceste Scalas wrote:
> On Tue, Sep 18, 2001 at 08:28:01AM +0200, Alessandro Rubini wrote:
> > I posted this message on Aug 18th, but I got no reply. I'm reposting
> > because I feel the issue pretty important.
>
> Innanzi tutto, devo ancora ringraziarti per il tuo interessamento...
>
> > BTW: if you could also clarify what was the legal hack used by the Trillian
> > project to work under NDA for some time with GNU code, I'd be interested
> > to know.
>
> Qui provo io a dare una interpretazione (l'"illuminazione" mi e`
> venuta diversi giorni dopo il thread originale, ed ho preferito non
> risollevare la questione, ed attendere la risposta alla tua e-mail).
>
> La GNU GPL fissa dei doveri per chi distribuisce il software da essa
> protetto. Ma non dice se e quando debba essere distribuito tale
> software --- spiega solamente _come_ debba essere distribuito: senza
> alcuna limitazione per chi lo riceve, in base ai diritti garantiti
> dalla licenza stessa.
Scusa ma credo che il punto di vista con il quale ti stai accostando
al problema non e' il piu' corretto, la GPL prima di fissare doveri
fissa diritti, tu proprietario del software sei libero di ...
se poi vuoi tenertelo per te ... impazzisci pure nei tuoi bug ;).
L'applicazione della GPL deve essere una necessita' del cliente
che richiede il software non di noi programmatori.
> In questo senso, mi sembra perfettamente "legale" che il detentore
> del copyright si impegni (per qualunque ragione) a non distribuire
> un certo _suo_ software, o a distribuirlo solo a certe persone.
Si, ed anche poco utile al committente visto che non puo' usufruire
del "servizio debug e sviluppo" della community.
> Per esempio, se un cliente richiede un programma "riservato" ad uno
> sviluppatore di Software Libero, quest'ultimo potrebbe firmare un
> contratto con cui si impegna a fornire il _suo_ programma GNU GPL'ed
> al cliente, e a nessun altro [1].
>
> Oppure, degli sviluppatori potrebbero firmare un contratto (un NDA)
> con cui si impegnano a non distribuire il _proprio_ software GNU
> GPL'ed prima del completamento, o prima di una certa data. E questo
> potrebbe essere il caso del progetto Trillian (aka Linux-IA64).
>
> In ambedue i casi, comunque, chi riceve il software non ha dei
> vincoli aggiuntivi in contrasto con la GNU GPL, e la licenza e`
> dunque rispettata. L'NDA non viene firmato da chi riceve il
> software, ma da chi lo produce (e la GNU GPL, su questo punto, non
> pone regole).
>
> Tutto questo, ovviamente, IMVVHO :-)
Riassunto del mio pensiero: sono i committenti di software che devono
capire i ventaggi del software free (o libre come usa ultimamente ;),
rilasciare software GPL con clausule restrittive oltre che legittimo
mi sembra terribilmente "miope" visto che si annulla il potenziale
insito nel "condividere" con la community il proprio (nel senso di
possesso) lavoro.
>
> Ciao,
>
> Alceste
>
> [1] Anche se, in questo caso, l'effettiva utilita` della GNU GPL
> diventerebbe dubbia :-)
Le miei due mezze dracme.
Regards, Matteo.
> --
> This .signature is free software; you can redistribute it and/or modify it
> under the terms of the GNU General Public License as published by the Free
> Software Foundation; either version 2 of the License, or (at your option)
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