[Discussioni] Re: Proposta per pubblicizzare il softwarelibero
Carlo Strozzi
carlos a scriptaworks.com
Sab 29 Set 2001 09:26:50 CEST
On Fri, Sep 28, 2001 at 09:47:08PM +0200, Alex Malgaroli wrote:
> Siamo realisti. Mettere di mezzo la filosofia non è fattibile in uno spot.
Infatti metterci la filosofia è l'ultima cosa da fare. Quella uno la
impara da solo in seguito, ma non può certo essere il motivo di
partenza. Anzi, a tutti quelli che pensano di "educare" gli utenti
io chiedo: quanti di noi si sono avvicinati a Linux perchè erano
attratti dalla sua filosofia, e quanti invece semplicemente perchè
lo trovavano più divertente di windows ?
> Non c'è spot che non sia finto o fuorviante.
Però i pubblicitari sanno bene che attraverso uno spot, e magari con
qualche testimonial "di massa", il prodotto venderà, eccome.
Indipendentemente se quel prodotto serve a qualcosa o no (nel caso
di Linux perlomeno la sua maggiore utilità è fuori dubbio :-).
Prendiamo ad esempio le scarpe da donna: due anni fa erano di moda quelle
con una punta larghissima e tacchi enormi, che se qualcuno se le
fosse messe solo 4 anni fa avrebbe fatto ridere tutti. Il meccanismo
della moda le ha fatte diventare "trendy". Solo che se la moda non
cambia le aziende non vendono abbastanza, e allora l'anno scorso sono
diventate di moda le scarpe con tacchi e punta a spillo (che due
anni fa avrebbero fatto ridere). Le scelte della massa (me compreso)
in fatto di moda/pubblicità/politica seguono regole molto simili
e ben comprese, e solo in parte mitigate dalla razionalità. Se in
ogni edicola esistono riviste su Linux ed in ogni libreria testi su
PHP/MySQL, e senza che la cosa abbia ricevuto una parola di pubblicità
in TV, figurati cosa succederebbe se l'avesse.
> Solo che al giorno d'oggi, nella comune mentalità, Windows è diventato
> praticamente un hadware, come l'alimentatore o la ventola della CPU,
> particolari che non sono mai scelti dal compratore.
Proprio per questo la pubblicità sarebbe efficace. Molti scelgono una
cosa solo perchè ce l'hanno gli altri o altri ne parlano, o perchè
è il default, mica perchè gli serve. Il mercato lo sostengono i
consumatori ma lo determinano i tecnici ("tecnici" in senso ampio,
anche i pubblicitari lo sono).
> La pubblicità dovrebbe essere rivolta, secondo me, più alle aziende di IT
> che all'utente finale.
Ad un seminario tenuto da IBM alcuni giorni fa a Brescia, rivolto agli
IT manager delle più importanti aziende italiane, Linux è stato
portato in palmo di mano. Un noto "filosofo" di information technology
dell'azienda (detto senza ironia, perchè è davvero una persona che
vale la pena di sentire parlare), è arrivato a dire che "... Linux
arriva a fare cose per le quali non era neppure stato progettato."
Direi che sul versante aziendale siamo a posto :-) Il prossimo passo
deve essere il consumer.
> Su quale clone puntereste? KOffice o la suite Gnome?
> Sbagliato. Open Office. E per le ragioni che ho già detto prima.
>
Condivido pienamente.
ciao,
carlo
--
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