[Discussioni] Re: Proposta per pubblicizzare il softwarelibero
Stefano Maffulli
stef a zoomata.com
Sab 29 Set 2001 17:44:02 CEST
On Friday 28 September 2001 21:47, Alex Malgaroli wrote:
> Cosa vogliono gli utenti? Pagare poco ed *****usare***** un software,
> imparare ad usarlo in fretta e fare quello che devono.
Per fare questo tanti si accontentano di software proprietario copiato
illegalmente.
Chiariamo subito una cosa: quando penso al software non penso solo ai
computer (desktop o server), ma a ogni dispositivo elettronico (telefonini,
palmari, centraline nelle auto, lettori DVD, ecc). Trovo moooolto riduttivo
pensare al Software Libero solo come ad un set di tool per
programmare/scrivere/navigare.
> Siamo realisti. Mettere di mezzo la filosofia non è fattibile in uno spot.
Sbagliato! Essere "realisti", come traspare dalle tue parole, significa fare
uno spot alla filosofia Open Source, mentre qui parliamo di Software Libero.
E il SL, ne sono convinto, è il nostro obiettivo finale.
> Non c'è spot che non sia finto o fuorviante.
Questa è una frase un po' troppo qualunquista per i miei gusti. Uno spot è un
veicolo di informazioni: chi lo concepisce decide quale messaggio mandare.
Come ogni strumento è neutro: puoi usarlo per mandare il messaggio che bere
Crosca Bola ti farà sentire felice come in vacanza. Oppure:
Hai presente la pubblicità progresso che gira in questi giorni, del pastore
con la pecora che "vende il cacio in america"? Non pubblicizza un prodotto,
ma un'idea: studiare e imparare per migliorarsi. Una filosofia in uno spot.
Personalmente ritengo si debba perseguire questo obiettivo: parlare di
Software Libero e di libertà. Come ho scritto varie volte ormai, di Linux e
di GNU anche le pietre _sanno_ che è qualitativamente migliore di tanto altro
software anche grazie (ammetto) al lavoro della Open Source Initiative. Ma
ora quella iniziativa si è esaurita, finita, benché ESR non se ne sia ancora
accorto.
Perens ha visto giusto: dobbiamo (tornare a) parlare di Software Libero,
perché è questo il modo migliore per garantirci le nostre libertà. Non
sottovalutiamo gli attacchi che stiamo subendo. Il FUD microsoft è niente a
confronto con le sfide del DMCA europeo, il nuovo round sui brevetti software
e il SSSCA e altri, diociscampi! Senza trascurare la 248/00 legge bollino
SIAE.
Quindi, al vasto pubblico (mio padre, per esempio) non voglio stare a tentare
di spiegare perché Debian sarebbe meglio di Windows ("sai, è più stabile" o
altre menate). Anche perché fra tre anni potrebbero non esistere più i
computer come li conosciamo oggi (macchine versatili, adatte a pilotare un
tostapane via seriale o a navigare sul web), ma dispositivi diversi,
specializzati. L'intero paradigma Unix potrebbe essere superato da altre
incredibili invenzioni. Che ne sarebbe di GNU/Linux se da un Xerox PARC
qualsiasi venisse fuori un nuovo concetto di SO o di Human Computer
Interface, coperto da brevetto?
Come convinco mio padre che il software che pilota il suo lettore DVD gli
toglie la libertà di comprare DVD durante i suoi viaggi? Come gli spiego che
i dispositivi di "firma elettronica" come li stanno progettando, non sono
democratici? Come lo convinco che le votazioni elettroniche affidate a
compagnie private e a software proprietario sono un rischio per il nosto
modello democratico?
Come faccio a spiegargli questo se impostiamo una campagna di comunicazione
su un banale (banale) sistema operativo?
Fate i vostri calcoli e siate lungimiranti: le idee sopravvivono agli uomini.
Questo RMS lo sapeva e lo aveva ben presente quando ha concepito la GPL.
saluti
stef
--
Prima di tutti vennero a prendere gli zingari e fui contento perché
rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perché non ero
comunista.
Un giorno vennero a prendermi e non c'era rimasto nessuno a protestare..."
Bertold Brecht, "Sentieri di Verita'"
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