[Discussioni] Sentenza su Sklyarov

Anonymous cripto a ecn.org
Gio 19 Dic 2002 05:33:04 CET


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Copyright: clamorosa assoluzione di Elcomsoft
Il giudice americano decide che non si può accusare l'azienda
russa di violazione del famigerato DMCA. Dopo mesi di incertezze si
chiude un processo-farsa. Comunque soddisfatta la BSA mentre al
Congresso continua la battaglia

19/12/02 - News - Roma - Alla fine, per l'azienda russa Elcomsoft
processata in California è arrivata la clamorosa assoluzione che molti
si auguravano. Elcomsoft era accusata di aver violato la famigerata
legge Digital Millennium Copyright Act (DMCA) per aver realizzato un
tool capace di superare le protezioni al copyright di un software per
e-book creato da Adobe, averne ideato la commercializzazione e persino
per aver cospirato per riuscire nell'intento.


Le accuse, basate sulla rigida applicazione del DMCA, legge americana
severissima a protezione del copyright, si sono scontrate con una
difesa che ha messo in primo piano il fatto che l'eventuale vendita
del tool non sarebbe stata rivolta agli utenti americani e, dunque,
non avrebbe potuto costituire violazione della legge USA. E non è
secondario il fatto che il "primo scopo" del reader messo a punto da
Elcomsoft certo non era quello di violare i prodotti Adobe.

Contro Elcomsoft si era accanito il Dipartimento di Giustizia
americano sostenuto dalla grande industria del software, secondo cui
la realizzazione di un tool di questo tipo rappresenta un vero e
proprio attacco al copyright. Alla conclusione del dibattimento, il
giudice aveva chiesto alla giuria di stabilire se Elcomsoft avesse
realizzato il suo tool per violare il copyright. E la giuria ha
assolto l'azienda.

"Il verdetto di oggi - ha subito commentato un avvocato della
Electronic Frontier Foundation, gruppo che si batte per le libertà
digitali - manda un messaggio forte ai procuratori federali per i
quali occorre mandare in galera chi realizza tool solo perché ad un
detentore di copyright quel tool non piace".

Occorre infatti considerare che secondo il DMCA chi "di propria
volontà e per scopi commerciali o vantaggi finanziari privati" viola
il copyright può subire una pena fino a cinque anni di carcere e fino
a mezzo milione di dollari di multa fin dalla prima violazione di
questo tipo.

Il processo contro Elcomsoft, da molti considerato alla stregua di una
insopportabile farsa per i molti retroscena inquietanti che l'hanno
circondato, era nato dopo l'arresto di un programmatore dell'azienda,
Dmitry Sklyarov, rilasciato dalle autorità USA solo dopo molte
settimane. Lo stesso Sklyarov, che già aveva cantato vittoria una
volta rientrato a Mosca, ha testimoniato al processo. E in quella sede
ha spiegato che quando a Mosca ha creato quel tool, non ha dato
alcuna importanza al fatto che potesse violare le leggi americane. In
Russia infatti quel software è legale.

Soddisfazione per il procedimento l'ha espressa anche l'alleanza dei
produttori del software, la Business Software Alliance (BSA) che
ritiene comunque importante che un caso del genere abbia raggiunto
un'aula di tribunale. "Il DMCA - ha spiegato un portavoce della BSA -
prevede sanzioni criminali chiarissime che possono e dovrebbero essere
imposte nei casi di furto o tentato furto di software e altri elementi
digitali... Noi spingiamo i procuratori a continuare con forza a
perseguire le sospette violazioni della legge".

Il deputato repubblicano Rick Boucher, invece, che già aveva proposto
alcune modifiche al DMCA, ritiene che quella legge continui a
rappresentare un problema anche dopo la sentenza Elcomsoft. "Per
quanto riguarda la legge - ha spiegato - è ancora più evidente il
bisogno di una sua riforma. La giuria ha concordato una decisione
valida, ma un'altra giuria in futuro su un caso simile potrebbe
decidere il contrario. La legge chiaramente contempla la possibilità
di condanna anche laddove non vi siano violazioni ma soltanto
tecnologia che facilita il superamento di sistemi tecnici di
protezione". Va da sé che la riforma Boucher avrebbe impedito al
Dipartimento della Giustizia di trascinare Elcomsoft al processo.

Contro il DMCA oggi sconfitto in tribunale, peraltro, si sta alzando
una certa polvere visto il ripetersi di clamorosi casi in cui la sua
applicazione è foriera di ingiustizie.




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