R: [Discussioni] La memoria presentata da Suse all'audizione al Senato

[Francesco Potorti`]

Roberto Galoppini:   
   "Limits of the Free software model", contenuta nel documento di Rubini dal
   titolo "Software Libre and Commercial Viability" (link al paragrafo
   http://www.gnu.org/philosophy/software-libre-commercial-viability.html#sec5)

Alessandro sostiene che ci sono dei casi in cui è difficile sostenere
che il software libero sia più adatto di quello proprietario.

Io ho letto i suoi esempi, e mi sembrano ragionevoli, anche se
discutibili.

Io non mi riconosco nell'affermazione «il software libero è sempre
necessariamente la scelta migliore, ed il software proprietario non
dovrebbe esistere».  Non perché abbia esempi pratici da portare, come
Alessandro Rubini ha fatto nel suo documento, ma perché più in generale
penso che si tratta di argomenti complessi, che la valutazione va fatta
caso per caso, che le variabili in gioco sono praticamente infinite,
perché si tratta di attività umane, e che quindi la parola "sempre" non
si può usare.

Ho una forte preferenza verso il software libero, e benché abbia provato
a creare per me stesso degli esempi come quelli che ha citato
Alessandro, non sono riuscito a trovarne nessuno pienamente convincente.
E tuttavia non mi sento di affermare che non ne possano esistere.