[Discussioni] La memoria presentata da Suse all'audizione al Senato

Marco Ermini markoer a firenze.linux.it
Lun 8 Lug 2002 22:47:39 CEST


On Mon, 8 Jul 2002 00:10:04 +0200, Fabio Coatti <cova a ferrara.linux.it> wrote:

[...]
> Forse non mi sono spiegato bene. Non ho la minima intenzione di osannare
> alcun software, e non credo nemmeno sia facile vedere una simile intenzione 
> leggendo le mie mail.
> Volevo però mettere l'accento sul fatto che a volte la "Lotta" pro software 
> libero arrivi ad eccessi a mio modo di vedere dannosi per l'obbiettivo
> stesso che si vuole conseguire. Vedere in questo discorso un osannare il
> software proprietario richiede per lo meno un'interperetazione alquanto
> ardita di quello che ho scritto.

Non ti preoccupare, c'e' chi pensa che sei un paladino del software
proprietario non appena ti discosti dalle posizioni ultrasinistre GNUlebane -
che non tutti colgano le sfumature dei discorsi in questa ML mi e' ormai
tristemente noto...


> Messe così le cose spero che ti sia chiaro perchè non ritengo assolutamente 
> offtopic quanto ho scritto.
> Appunto perchè, come dici sopra, "si fa una battaglia a favore della libertà
> dell'utente", non vedo come un atteggiamento aprioristico possa dare credito
> a questa battaglia.

Non credo ci siano, in generale parlando, posizioni "aprioristiche" nel senso
che se uno sceglie un software libero si presume che sappia cosa stia facendo.
Per esempio, a volte e' meglio utilizzare software proprietario anche quando
ci sono alternative libere ma queste sono *troppo* inferiori; a volte si
rischia di "bruciare" il cliente con dei software liberi che non sono ancora
adatti. Il danno non e' solo economico ma di immagine. Sicuramente, mostrare
elasticita' mentale ed un approccio intelligente (e non "aprioristico" come
dici tu) ai problemi del cliente (al cliente interessano solo i propri
problemi, non certo quelli del software...) ti porta ad avere la fiducia del
cliente; solo cosi' si riesce ad introdurre in uso nuovo software libero (a
meno che tu non abbia un business che offre solo soluzioni preconfezionate e
con un target ben preciso).

In questo senso non mi sono mai voluto presentare (e non ho mai presentato le
societa' di cui sono stato rappresentante) come una "soluzione solo free"
perche' ritengo che dimostri un'intolleranza intellettuale di fondo
(aggiungerei che senza una minima conoscenza di certe tecnologie e certe
soluzioni che sono ad oggi soltanto proprietarie, mi mancherebbe un bel pezzo
della mia cultura informatica). Ovviamente poi cerco di far utilizzare ed
utilizzare il piu' possibile software libero ma, per capirci chiaramente, non
sono un coglione.

Questo ovviamente non vuol dire che chi fa diversamente da me sia meglio o
peggio. E' solo diverso ed io, in quanto tradizionalmente illuminista
(Kantiano, quindi per me l'"a priori" esiste ma non nel software ;-),
antirazzista e cosmopolita, accetto chi e' diverso da me come se fosse mio
fratello ;-)



> Sono abbastanza sconcertato e perplesso quando vedo 
> attaccare il software proprietario _tout court_. Condivido tale attacco, ma 
> quando viene portato con toni integralisti ritengo che il guadagno sia 
> inferiore alla spesa. E' su questo che volevo mettere l'accento.
> Se per te discutere su quale sia l'atteggiamento più costruttivo in tale 
> contesto sia da giudicare fuori luogo su questa mailing list allora ti prego
> di chiarirne i motivi, quanto scrivi sopra mi sembra fuori bersaglio.

Discutere di atteggiamenti puo' essere costruttivo, ma e' utile solo a livello
personale. L'associazione ASSOLI, nei suoi interventi pubblici, mi sembra si
sia espressa sempre in un modo molto condivisibile ed assolutamente non
integralista. E questo in fondo e' quello che conta.


ciao

-- 
Marco Ermini
http://www.markoer.org - ICQ UIN 50825709 - GPG KEY 0x64ABF7C6
Never attribute to malice that which is adequately explained
by stupidity. (a sig from Slashdot postings)



More information about the discussioni mailing list