[Discussioni] La memoria presentata da Suse all'audizione al Senato

Marco Ermini markoer a firenze.linux.it
Mer 10 Lug 2002 19:17:01 CEST


On Wed, 10 Jul 2002 10:38:31 +0200, Francesco Potorti` <pot a softwarelibero.it>
wrote:

[...]
> Per quanto ne so io, quello che hai descritto è il significato deleterio
> di ideologia, quello che è attualmente di moda sui giornali (viviamo in
> un'epoca in cui il cinismo fa molto figo).  Si può simmetricamente dare
> una definizione positiva.  Io di solito, quando ne sono capace, cerco di
> usare il significato neutro di una parola.

Se e' una questione di termini, vanno chiariti altrimenti e' difficile
discutere. Io ho sempre utilizzato il termine "ideologia" con una connotazione
negativa che ho gia' enunciato, e vi contrappongo "idealita'" che e' invece
forse il significato che Simo Sorce da' alle sue idee - se mi passi la
presunzione di interpretare con mie parole quello che ha detto Simo.


> Per quanto ne so "ideologico" è il contrario di "pragmatico", cioè non
> ha in sé un significato positivo o negativo, ma indica un modello di
> pensiero che tende a modellare le proprie azioni principalmente secondo
> un'idea astratta, piuttosto che principalmente verso un risultato
> concreto.
>
> Dove, di nuovo, a concreto ed astratto non voglio dare alcuna
> connotazione positiva o negativa, ma usarli per indicare rispettivamente
> una cosa che si tocca e una cosa che si pensa.  Di nuovo, viviamo in
> un'epoca in cui il concreto è più figo dell'astratto, per cui spesso
> giornalisticamente alle due parole viene automaticamente associata una
> connotazione rispettivamente positiva e negativa.
[...]
> Ha assunto una connotazione particolarmente negativa in seguito alle
> vicende politiche del novecento, quando le ideologie politiche in
> Europa, ma anche in Asia, condussero masse enormi di persone allo
> sterminio in guerra o in pace in tempi brevissimi e impressionanti.

Ho quotato tutto quanto sopra per convenienza.

(Quanto sto per dire avrebbe bisogno di una scorsa in qualche libro che adesso
non ho e quindi scusate l'imprecisione). "Ideologia" IMHO e' fortemente
negativo almeno dalla meta'/fine del 1800. I giovani hegeliani di sinistra
cercavano in qualche modo il "rovesciamento" delle categorie hegeliane nella
realta' e quindi l'"idea" era da contrapporre alla "cosa", all'"oggetto". Poi
Engels ha contrapposto il termine "ideologia" a "socialismo scientifico". E'
stato poi ritrovato e pubblicato un libro inedito di Marx chiamato
l'"Ideologia tedesca" che critica appunto la non concretezza delle categorie
analitiche dei giovani hegeliani.

Questo per dire che per me "ideologia" e' mutuato da categorie filosofiche che
implicano un pensiero subordinato ad un fine logico precostituito, come l'idea
hegeliana era poi la giustificazione a priori e a-criticabile della necessita'
della religione, della burocrazia, delle classi sociali.

Al di la' di questo, e' vero che i media hanno teso a dare ad "ideologia" il
senso di una specie di "pensiero di massa collettivo" ed in questo senso
sicuramente lo hanno negativizzato piu' di quello che non sarebbe realmente.

Per altro io non tendo a contrapporre "ideologico" con "pragmatico". Io
piuttosto vi contrapporrei "materialismo". Non sto a spiegare pure come nasce
"pragmatismo" ma basti pensare che generalmente si intende una categoria
filosofica trasversale, cioe' si puo' essere degli idealisti pragmatici o dei
materialisti pragmatici.

Ovviamente poi ciascuno le cose le chiama come piu' gli pare e piace,
ovviamente in una discussione pero' i termini dovrebbero essere chiari a
priori


> Ma
> di per sé non è negativa, come non è negativa la locuzione "campo di
> concentramento".  Il fatto che in Germania sessant'anni fa i tedeschi
> sotto Hitler chiamarono tali i campi di sterminio per non spaventare chi
> ci mandavano non significa che il termine sia di per sé necessariamente
> negativo.

I tedeschi li chiamarono i "campi di lavoro" ("Arbaitslager") inizialmente, in
quanto i nemici (inizialmente politici, e solo successivamente gli ebrei)
venivano raccolti per essere "uccisi di lavoro" ("Vernichtung durch Arbeit"
"distruzione da lavoro", Goebbels) cioe' venivano fatti lavorare fino alla
morte. Solo successivamente si sono chiamati campi di concentramento
("Konzentrationslager"). E' chiaro che "campo di lavoro" e "campo di
concentramento" significano una cosa se vengono usati in un certo contesto,
un'altra in un'altro. Se si parla di categorie filosofiche, "ideologia" ha
generalmente una connotazione negativa.


ciao

-- 
Marco Ermini
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