[Discussioni] La memoria presentata da Suse all'audizione al Senato

Marco Ermini markoer a firenze.linux.it
Mer 17 Lug 2002 12:26:33 CEST


On Mon, 15 Jul 2002 20:47:41 +0200, Alceste Scalas <tjoad a gmx.it> wrote:

[...]
> Probabilmente sono stato poco chiaro,  ma volevo farti notare che la
> parola "etica" e` stata utilizzata  nelle e-mail che tu critichi col
> suo semplice  significato di "ricerca  di una condotta  che realizzi
> dei  principii nella  pratica."

Bene. Ammesso e non concesso che la definizione sia questa (io non ho la
pretesa di definire il senso dei termini usati dagli altri), comunque, allora,
dimmi qual e' la differenza con "morale"...

Quindi i casi sono due: o e' stata usata una definizione errata di etica,
oppure etica e morale sono usati come sinonimi. In ogni caso, sono stati usati
dei termini impropri. La discussione e' falsata.


[...]
> Questa tua curiosa osservazione e` evidentemente dovuta al fatto che
> tu  ti  riferisci  ad  un  altro significato  del  termine  "etica":

"Etica" non ha "altri" significati, significa "etica". E, come ho gia' detto,
*non* e' un concetto applicabile all'individualita'.



> probabilmente  ti  riferisci all'"etica"  come  parte della  scienza
> filosofica, che si occupa dell'analisi  e del confronto del punto di
> vista di vari filosofi riguardo il comportamento dell'uomo.

La "scienza filosofica": non l'ho mai sentita nominare, che io mi ricordi. E'
una disciplina che ti sei inventato te adesso? Credo che Karl Popper si stia
rivoltando nella tomba.



> In realta` nessuno ha mai  preteso di parlare di "etica del software
> libero" in questo senso.  E lo stesso tipo di incomprensione si puo`
> applicare ai termini "morale" e "filosofia."

Su questo IMVHO ti sbagli, ed al contempo hai l'illegittima pretesa di
definire il pensiero di altri. Io ti suggerirei di parlare "per te". Se *tu*
non l'hai mai fatto, te ne rendo ancora una volta onore (come avevo gia'
fatto).


[..]
> Quindi,  l'idea di  garantire  la massima  liberta`  alle persone  e
> l'idea  di  favorire  un   modello  di  collaborazione  derivano  da
> informatica e giurisprudenza?

E' proprio questo il punto: no. Sono concetti filosofici, che, soprattutto nel
secolo breve hanno avuto grandissime ripercussioni sulla ricerca scientifica
grazie a tizi come Popper, Gadamer, Wittgenstein.


[...]
> Ti  suggerisco allora di  mandare qualche  e-mail di  protesta anche
> alla  Banca Etica (che  nel sito  non ha  neppure un  trafiletto che
> accenni a Kant...  Che scandalo!),  o all'ordine dei medici (che usa
> spessissimo   le  parole   "etica"   e  "morale"   nel  suo   codice
> deontologico,  senza approfondire  i  legami con  la "Critica  della
> ragion pura/pratica").

La differenza e' che *loro* li usano appropriatamente. La medicina come
scienza e come pratica non e' nata certo molto dopo la filosofia - hai
presente il "giuramento di Ippocrate"? Forse *loro* hanno qualche secolo di
storia e di cultura dalla loro parte (e chi ha studiato sia al liceo classico,
sia a Medicina sa che il primo e' molto, molto propedeutico alla seconda,
decisamente di piu' del liceo scientifico).

Il punto non e' usare le parole di Kant, e' aver presente il peso che ha
quando si usano certe parole. Non ci si puo', Alceste, inventare definizioni a
caso come fai tu giusto qua sopra, o assegnare a termini pesantissimi il
significato che piu' ti aggrada. Tutto qui. Chiaro questo, puoi anche non
averlo letto, Kant - ed io non l'ho certo letto tutto!



[...]
> No, io ti chiedevo di  non tirare forzatamente in ballo nozioni poco
> attinenti sulla  base di  un paio di  parole intese  col significato
> sbagliato.

Alceste, io credo che tu ti stia arrampicando un po' sugli specchi,
"relativizzando" termini che non si possono "relativizzare" (sara' per questo
che ti e' venuto in mente questo esempio?) fino all'invenzione di categorie
filosofiche, per giustificare l'ingiustificabile.

Non vedo per quale motivo accanirti tanto. Non puoi semplicemente lasciar
perdere? non cambia nulla, chiunque di noi due abbia ragione alla fine.


[...]
> Bene, come tuo solito non hai risposto ad una domanda diretta.

Invece l'ho fatto.

E comunque, a che pro?

Quando l'ho fatto, sono stato solo frainteso ed offeso. Ho risposto
direttamente alla tua domanda: c'e' una prova molto chiara alla data
specificata. E' ormai chiaro che ci sono persone che aspettano a gloria
l'appiglio per dire delle cose su cui sarebbe stato meglio avessero taciuto
(uso parole gentili, e non e' riferito certo a te), ed io non daro' a costoro
altri incipit pubblicamente. Chi vuole, puo' rileggere e documentarsi da solo.


[...]
> Io direi  quindi che qui la  discussione non e`  mai incominciata, e
> che ho solo perso tempo (accidenti a me...).
[...]

Io credo solo che sei libero di pensare come ti pare. Se ti sei fatto male da
solo, me ne dispiaccio. Se vuoi continuare questa discussione, ti prego di
scrivermi in privato.


ciao

-- 
Marco Ermini
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Never attribute to malice that which is adequately explained
by stupidity. (a sig from Slashdot postings)



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