[Discussioni] Delucidazioni sul software libero
Francesco Potorti`
pot a softwarelibero.it
Mer 5 Giu 2002 12:43:30 CEST
Francesco Potortì:
> A me sembra che in casi del genere, tutti gli argomenti che conosco
> contro i brevetti sul software vengono a cadere, o perlomeno siano
> molto deboli, tanto da non poter dire in generale che i brevetti sul
> software siano necessariamente da escludere in ogni loro forma.
Stefano Maffulli:
L'algoritmo sviluppato da IBM nell'esempio che citi varrebbe sui suoi
dischi e rendendolo pubblico (tramite pubblicazione sul brevetto) IBM
darebbe al mondo la possibilità di studiarlo e possibilmente avanzare
tecnicamente. La sola descrizione dell'algoritmo non dovrebbe mai
diventare brevettabile, dato che impedirebbe comunque di fatto un
avanzamento tecnologico: non si potrebbe tentare di descrivere
quell'algoritmo in linguaggi diversi, per esempio, o neanche tentare di
implementarlo diversamente, dato che il brevetto blocca l'idea, non
l'implementazione.
Capisco.
Ma questo, nei fatti, è vero anche per gli altri brevetti, o perlomeno
può esser vero. Il tetrapak era brevettato, se non erro. Il sistema
ABS per i freni delle auto è brevettato, che io sappia. Sono cose
analoghe a brevettare un'idea. O no?
Un'altra cosa. Nella documentazione contro i brevetti software si legge
sempre che non è provato che questi blocchino l'innovazione, e ci credo.
Ma il fatto è che non è provato neanche il contrario. Addirittura i
pochi casi che io conosco fanno sospettare che stimolino l'innovazione.
Il formato PNG, il gzip, ADEOS (il nuovo kernel real-time per Linux) non
esisterebbero se il loro autori non avessero cercato di aggirare dei
brevetti esistenti.
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