R: [Discussioni] Opensource nelle Pubbliche amministrazioni? nonconviene!

Stefano Maffulli stef a zoomata.com
Lun 17 Giu 2002 10:01:53 CEST


On Mon, 2002-06-17 at 05:56, Marco Ermini wrote:
> Anche Al Gore scrisse che il suo sito era "open source" perche' tutti ci
> potevano scrivere qualcosa. Questo non vuol dire che non esista una
> "interpretazione" corretta ed originale.

All'interno di una comunità, un gruppo, ci si riconosce anche per il
gergo comune. Tipo i ragazzini che si scambiano SMS: a me sembrano
messaggi cifrati, dato che non sono del loro gruppo.

Al termine "open source" ognuno attribuisce una sua personale
interpretazione, di fatto rendendo inutile la coniazione del termine per
definire il software libero in inglese in modo univoco.  

> Ammesso e non concesso che si sia "perso il controllo" su un termine, il
> controllo sul termine "free" non ce l'ha certo la FSF, quindi non vedo quale
> problema ci sia.

Prima di tutto non mi sogno neanche lontanamente di dire che la FSF
abbia il controllo sul termine "free". Però la FSF ha parlato con
coerenza negli anni sempre e solo di Free Software o di software libero
o di libre software o di logiciel libre (ecc) e di libertà, freedom,
facendo in modo che sul termine Software Libero ci siano ben poche
obiezioni possibili. Diverso il discorso in inglese, per gli anglofoni e
gli anglofili... poveri loro. Noi possiamo parlare di Software Libero e
non essere fraintesi tra gratis e libero. Tutto questo appartiene alle
FAQ di questa lista, inutile rimarcare.

Se all'interno di questa lista dico Free Software (non solo free, per
carità) tutti sanno a cosa mi riferisco. Se dico Open Source ognuno
attribuirà al termine la sua personale interpretazione. 

Non sto attribuendo giudizi, spiego come la vedo io la questione Open
Source/Software libero.

> E d'altro canto, siamo sicuri che "avere il controllo" su un termine sia
> sempre e necessariamente un bene, e il fatto che sia usato molto (anche
> talvolta a sproposito) sia un male? suggerisco di liberarsi dagli stereotipi e
> di abbracciare una concezione meno "purista" di come si sviluppano certi
> processi - uno studio approfondito della storia umana puo' aiutare

Se si vuole convogliare un messaggio (la libertà nel software è
importante, piuttosto che i processi di sviluppo open source sono
migliori) bisogna usare termini chiari e precisi, altrimenti gli
interlocutori non saranno mai in grado di capire.

Se parlassi di Open Source per convincere per esempio un direttore IT ad
adottarne per la sua azienda, sarebbe confuso dalla quantità di messaggi
contraddittori che veicola il termine Open Source: si parla di processi
di sviluppo? si tratta di vedere i sorgenti (come con lo shared source
di M$? è una coca.cola tarocca? 

Invece sul termine Software Libero credo che ci siano ben pochi
fraintendimenti[1], anche perché chi ne parla di solito ha compiuto un
percorso culturale lungo, in cui ha imparato a riconoscere certi valori
che il termine Open Source occulta volontariamente. 

Questa è la mia posizione, non voglio _assolutamente_ convincere
nessuno, non ne ho bisogno e non ne ho voglia. E ho già detto che
abbiamo tutti tanto da fare, parlando di Open Source e di Software
Libero, sicché smetto di parlarne.

saluti
stef

[1] i possibili fraintendimenti non sono legati al termine software  
    libero, in quanto è facilmente definibile in 4 punti. Tutto secondo
    la mia personale esperienza, naturalmente.
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