[Discussioni] Testo proposta di legge UE sul brevetto software

Simo Sorce simo.sorce a tiscalinet.it
Mer 6 Mar 2002 11:59:49 CET


On Wed, 2002-03-06 at 11:25, Giovanni Biscuolo (Associazione Culturale
MiLUG) wrote:
> Premessa:
> sono in pausa caffe' ed ho deciso di dedicare un po' di
> a questa proposta.
> Sara' una mail pesante e che probabilmente non fornisce
> nessun contributo.
> 
> Consideratela uno sfogo.
> 
> *Leggetela solo se siete interessati ad approfondire
> l'argomento e avete un po' di tempo da spendere*

Concordo su praticamente tutte le obiezzioni e anzi ce ne sarebbero
ancora altre oltre quelle che ti riporto, ma dovrei anche lavorare ogni
tanto :-(


> [...]
> > elettronici negli Stati Uniti. Per indicare come
> > l'Europa potrebbe evitare meglio degli Stati Uniti gli
> > effetti negativi, lo studio sottolinea "la
> > nostra forza che sta nel disporre di procedure
> > d'opposizione, oltre alla possibilitą di presentare
> > osservazioni sulla brevettabilitą delle invenzioni
> > all'UEB senza le spese delle procedure
> > d'opposizione". Si tratta d'importanti strumenti
> > giuridici per garantire la qualitą dei brevetti che
> > non esistono negli Stati Uniti.
> 
> Peccato che nessuno avrebbe il coraggio di contrapporsi
> a multinazionali dalle illimitate risorse economiche.
> Inoltre, l'Ufficio Europeo Brevetti ha gia' dimostrato la
> propria incompetenza nel concedere brevetti su tecniche
> banali o talmente generiche da essere interpretate in
> qualche centinaio di modi. In ogni caso anche brevetti
> concessi in modo competente non migliorerebbero la situazione.


Peggio, peccato che questio sia falso e tendenzioso.
(vado a memoria ma questo e' un punto che mi aveva colpito molto e
quindi ne sono quasi certo, sarebbero molto ben venute sono le smentite)
Negli stati uniti puoi opporti quando vuoi a tue spese (perche' regalare
un servizio che useranno quasi esclusivamente le multinazionali con
enormi portfolio di brevetti? Un piccolo non lo farebbe comunque perche'
ci sono ben altri costi che non puo' sopportare), ma la cosa che non
dicono e' che negli Stati Uniti ti puoi opporre anche dopo 10 anni,
mentre nella direttiva proposta si indica che ti puoi opporre entro 9
Mesi dopodiche' NON PUOI PIU' !!!!

> > Quindi, date le differenze tra l'oggetto della tutela
> > conferita dal brevetto e dal diritto d'autore e
> > la natura delle eccezioni autorizzate, l'esercizio di
> > un brevetto riguardante un'invenzione
> > attuata per mezzo di elaboratori elettronici non
> > dovrebbe essere in contrasto con le deroghe
> > che la legislazione sul diritto d'autore riconosce ai
> > creatori di software in forza delle
> > disposizioni della direttiva 91/250/CEE.
> 
> Falso. La direttiva 91/250/CEE prevede deroghe alla tutela
> delle opere da essa protette per esigenze di interoperabilita',
> mentre la proposta direttiva vieterebbe di utilizzare le
> stesse idee e principi oggetto di brevetto, vietando di
> fatto lo sviluppo autonomo ed indipendente di programmi
> compatibili con quelli brevettati.
> 
> Sono in contrasto stridente.

Ma certo, non c'e' motivo di promulgare l'interoperabilita' visto che le
idee alla base del primo sw saranno brevettate e quindi non utilizzabili
(se non a costi talmente alti che conviene di piu' utilizzare il primo
sw)!

> 
> > Inoltre, per quanto riguarda lo sviluppo di programmi
> > interoperabili, l'obbligo per ogni brevetto di
> > includere una descrizione esauriente dovrebbe
> > facilitare il compito di chi cerca di adattare un
> > programma ad un altro programma
> > preesistente, con caratteristiche brevettate
> > (l'obbligo di descrizione non ha un corrispondente
> > nella legislazione sul diritto d'autore).
> 
> Falso. Il detentore del brevetto richiederebbe il
> pagamento di una congrua licenza. In un programma
> ci sarebbero molti algoritmi protetti da brevetto.
> Il costo totale della licenza sui brevetti sarebbe
> esorbitante. Costerebbe di meno in termini di tempo
> (le ricerche dei brevetti richiedono diverso tempo)
> e di soldi decompilare il programma.

Non solo, leggendo i brevetti rilasciati negli Stati Uniti, si vede come
al contrario dei progetti industriali, chi brevetta idee non deve
fornire del codice, ma solo la descrizione di quello che fa
un'algoritmo, e come tutti sanno, un conto e' dire che cosa ci mette MS
Word in un file, e un conto e' descriverne il formato di memorizzazione!
L'interoperabilita' a livello tecnico non ne guadagna una beata favazza
di niente!
Ma d'altra parte abbiamo gia' detto che l'iteroperabilita' e' inutile,
se avessero brevettato il concetto di word-processor, quanti prodotti
pensate che ci sarebbe sul mercato? 1 o 2, non di piu' (per nostra
fortuna il sistema brevettuale sul software negli stati uniti e' stato
instaurato dopo l'invenzione dei word processor).

> > Va inoltre
> > considerato che un'armonizzazione in questo senso
> > consisterebbe essenzialmente nel creare
> > una serie di norme per le invenzioni attuate per mezzo
> > di elaboratori elettronici distinte dai
> > principi pił generali del diritto europeo dei
> > brevetti, che considerano necessario un contributo
> > tecnico.
> 
> Quindi norme sui brevetti per i programmi _diverse_ da
> quelle per qualsiasi altro brevetto.

A parole!
Di fatto con un computer puoi fare qualsiasi cosa, quindi si sta
proponendo di brevettare qualsiasi cosa!

> 
> > I brevetti di invenzioni attuate per mezzo di
> > elaboratori elettronici sono importanti per tutte le
> > imprese del settore del software, comprese le PMI.
> 
> Questa affermazione e' basata sul nulla, le argomentazioni
> utilizzate fino ad ora per supportare questa tesi sono
> risibili.
> 

Ma soprattutto non tengono (se non ho preso una cantonata leggendo un
po' di commenti qualche giorno fa) in conto ben 300 PMI che hanno
sostenuto la posizione di Eurolinux, altro che le loro 12 interviste
(fatte dopo che hanno fatto il lavaggio del cervello ai poveri
proprietari IMO, aggiungo io)

> [...]
> 
> 
> Evito di commentare il commento agli articoli.
> 
> giovanni / che preferirebbe occuparsi di altro ma si rende conto che
>            se non si occupa di questo non potra' piu' occuparsi
>            dell'altro.
> 
> P.S.: se pensate che sia stato volgare nelle espressioni che ho
> usato, vi invito a considerare la volgarita' delle cose che sono
> state scritte nel documento della Commissione, anche se con un
> linguaggio forbito.

Purtroopo capisco la rabbia, e lo sconforto nel vedere oltretutto che
hanno avuto la faccia tosta di emetter un comunicato stampa che mentiva
palesemente sul contenuto vero della proposta :-(


Simo

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Simo Sorce
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