[Discussioni] Microsoft e lo shared source.

Adriano Sponzilli adriano.sponzilli a virgilio.it
Lun 14 Ott 2002 22:24:16 CEST


Il lun, 2002-10-14 alle 09:38, Simo Sorce ha scritto:

> No, per nulla, però il fatto che ci sei cascato anche tu è indicativo,
> vuol dire che il loro marketing fumoso funziona purtroppo.
> All'utente (inteso come utente finale), il codice non verrà mai
> rivelato, e shared source è semplicemente un nome nuovo per ciò che
> hanno sempre fatto: ottenere a gratis codice e patch da studenti
> universitari e partner tecnologici. Non c'è bisogno di aspettare molto
> per capire cosa è shared source, basta una ricerca su google e si trova
> questo documento:
> http://www.microsoft.com/licensing/sharedsource/default.asp
> 
> non è una licenza ma ti dice già una cosa: l'accesso non è per chiunque,
> ma solo per governi, università, e selezionati oem/system integrator,
> ovvero grossi partner

Ho presente questo progetto.
Ma quello che è stato detto nell'incontro con i giornalisti del
Manifesto è una cosa diversa.

Io ho interpretato la cosa nel senso di una seconda fase del progetto
shared source, che prevede il discovery del codice anche agli utenti.

Ovviamente possono anche aver capito male i giornalisti...

O magari ho capito male soltanto io leggendo l'articolo. :-)
Adesso me lo rileggo.


> Anche qui vorrei precisare, che a loro il modello di sviluppo
> cooperativo va benissimo, a patto che loro possano trarne enorme
> profitto come al solito. Il problema è che loro come altri, stanno
> cominciando a far passare che le idee sono prodotti e devono essere
> vendute, anzi la pongono quasi come una cosa immorale pensare che le
> idee, l'informazione, è cosa di tutti e solo lo sfruttamento delle
> stesse è un prodotto.

Ovviamente.. C'è un fronte comune che passa da M$, alle aziende che
brevettano genomi e nuove specie animali e vegetali, alle grandi case
farmaceutiche, etc etc...


> L'imitazione è solo a parole, è invece FUD in pieno stile. Prima era
> solo ridicolizzazione, erano sparate tanto grosse che erano poco
> credibili, invece ora che hanno studiato, cominciano a fare il *vero*
> FUD, quello subdolo quello che mette *veramente* dubbi e incertezze, e
> quindi paure, perchè credibile nel modo in cui parlano.

Concordo in pieno con te.


A.




More information about the discussioni mailing list