[Discussioni] Microsoft e lo shared source.
Carlo Daffara
cdaffara a mail.conecta.it
Mer 16 Ott 2002 09:40:33 CEST
Hm. Dopo aver passato due ore a Bruxelles a dibattere con il CTO di
Microsoft Europa, ti posso garantire che le idee le capiscono
perfettamente, semplicemente loro ne hanno altre.
Lo shared source e' un esperimento: se un numero significativo di persone
gli leggono il codice, loro dicono che hanno preso il meglio dell'open
source (il distributed check and test) e quindi hanno vinto, se nessuno
gli guarda il codice dicono che l'open source e' una bufala perche' a
nessuno interessa leggere il codice. Quindi, in un modo o nell'altro,
vincono lo stesso (al momento, sembra che stia valendo la seconda
ipotesi). In generale, ho imparato a non sottovalutare mai Microsoft; sono
bravi in modo straordinario, quando si tratta di difendere il loro
territorio.
I problemi li avranno piu' avanti, quando la loro spinta espansionistica
verso i mercati verticali li portera' in concorrenza con i loro ex-partner
di canale; questo - e la forzata migrazione a .net, che costa in termini
di training e risorse per la conversione del codice - sta rendendo meno
inappetibile la migrazione verso linux o java come piattaforme di
sviluppo.
ciao
Carlo Daffara
On 15 Oct 2002, Adriano Sponzilli wrote:
> Il mar, 2002-10-15 alle 16:55, Simo Sorce ha scritto:
>
> > Stringi, stringi, il succo è sempre stato che il codice lo fanno vedere
> > a chi decidono loro.
>
> Mhmm.. Che tristezza.
> Peccato. Pensavo che certe idee cominciassero a fare breccia anche "a
> casa del diavolo"...
>
>
> A.
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