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Francesco Potorti`
pot a softwarelibero.it
Mer 30 Ott 2002 16:45:42 CET
>>Francesco Potortì
>>La velocità di ricambio ed estensione del numero dei soci è volutamente
>>molto bassa. Per ottenere questo risultato non c'è bisogno di dire no a
>>nessuno, basta quello che si richiede per i nuovi soci, che è
>>dettagliato in <http://softwarelibero.it/soci/regolamento.shtml>.
>>
>>Finora, se non erro, abbiamo avuto cinque richieste di associazione, di
>>cui due si sono fermate per strada perché i richiedenti non hanno
>>concluso alcun lavoro valido.
Marco Calamari:
>proporre != concludere
Sì.
>Quale delle due affermazioni e' vera?
Quali sono le due affermazioni?
>Bisogna proporre od aver fatto ?
Proporre, fare, concludere. Poi si discute e si vota e si decide per il
sì o per il no.
>E se bisogna aver fatto, come si puo' documentare
> la cosa e come e/o quando viene valutata ?
Quando un candidato/a comincia a lavorare di solito viene iscritto alla
lista interna, e lavora come lavorerebbe qualunque socio, per cui ognuno
dei soci, se vuole, è al corrente degli sviluppi del lavoro. Uno dei
soci si prende di solito la responsabilità di seguire il lavoro e
relazionare, ma non è indispensabile.
> Non e' che il formalismo che viene prospettato come interpretazione
> dello Statuto, che AFAIK non prevede esplicitamente progetti od altri
> riti di passaggio, e tanto meno criteri o tempi di valutazione,
> comincia ad essere diverso a seconda di chi lo enuncia ?
Lo statuto si rifà ad un regolamento
<http://softwarelibero.it/statuto.shtml#5_4>, ed il regolamento
<http://softwarelibero.it/soci/regolamento.shtml> dice che «si diventa
Soci Effettivi per avere contribuito in maniera rilevante alle attività
dell'Associazione». Quindi quel che dici, che «non prevede
esplicitamente progetti [o] criteri di valutazione» non è vero.
Esistono dei termini per la risposta:
<http://softwarelibero.it/statuto.shtml#5_7>. Quindi quel che dici, che
«non prevede...tempi di valutazione» non è vero.
Per favore, chi fa affermazioni si documenti, prima. Rispondere costa
fatica.
>E forse un po' troppo complicato ?
Cosa? Il formalismo? Fare una domanda di associazione?
> Ma verso l'esterno, qualunque associazione dovrebbe
> avere una posizione chiara (e possibilmente semplice)
A me sembra chiara e semplice. Forse perché non ho capito i tuoi dubbi.
>In tutte le associazioni che conosco alla fine
> o si vota per l'ammissione dei nuovi soci (e chi mette la palla nera
> non ha nessun bisogno di giustificarsi)
Anche da noi.
> *oppure* si controllano pubblicamente
> i requisiti (richiesti in forma certa e completa magari
> nel nostro caso in BNF)
Da noi no. Si discutono internamente.
> e si comunica al richiedente la decisione
> elencando gli eventuali motivi di inadempienza che ne impediscono
> l'ammissione.
È prassi del passato e senz'altro lo sarà in futuro.
>La mia sensazione dall'esterno (e lo dico senza nessuna intenzione
> di far polemica) e' che si adottino ed enuncino regole abbastanza
> slegate dalla prassi poi applicata nei casi reali.
L'unico esempio che mi viene in mente è che nello statuto c'è scritto
che possiamo non dare giustificazione. Ci siamo sempre attenuti a
questa norma, scegliendo di non valerci di questa possibilità.
Ti riferisci a qualcos'altro?
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