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Fabio Coatti cova a ferrara.linux.it
Gio 31 Ott 2002 10:25:13 CET


Il 19:04, mercoledì 30 ottobre 2002, Leandro Noferini ha scritto:

> > Lascia spazio di discrezionalità non tanto nell'accettare soci (in fondo
> > ogni associazione può ammettere soci come meglio crede) ma nel decidere
> > come applicare tale discrezionalità.
>
> Giuro che non ho capito la frase.

Voglio dire che non sta scritto da nessuna parte in base a cosa un socio può 
essere ammesso o meno, se non "decide l'assemblea". Ma in base a cosa non è 
dettagliato, e per di più è scritto a chiare lettere che il consiglio non è 
tenuto a dare spiegazioni se rifiuta qualcuno. Questo è _tout court_ degno da 
associazione che ha qualcosa da nascondere e lavora senza voler far sapere 
perchè fa certe cose, situazione imho orribile.
>
> In ogni caso vorrei chiarire una questione importante: ai tempi in cui
> decidemmo la cosa facemmo una scelta proprio a favore della
> discrezionalità. Vogliamo avere la possibilità di scegliere i nuovi soci
> come più ci piace.


>
> Cosa c'è di così strano? Perché non provate a fare richiesta di entrare
> in FSF, FSFE, in qualsiasi Lion's Club e cose così; perché volete tutti
> dettare le norme interne di questa associazione?

Ma cosa dici? Ho mai scritto di voler dettare le norme interne di qualcuno? 
Per me assoli può fare tutto quello che gli pare per ammettere i propri soci, 
anche tirare i dadi per vedere se ammettere od espellere qualcuno e non 
spiegare come è arrivata a tale decisione. Semplicemente commentavo che uno 
statuto del genere può generare forti perplessità in eventuali interessati ad 
associarsi. Questo, unito alla difficoltà oggettiva di mettersi a 
disposizione per lavori impegnativi, spiega IMHO perchè l'associazione è così 
poco rappresentativa, per usare un eufemismo.
Ripeto, non ho scritto da nessuna parte che voglio dettare le norme interne di 
nessuno, tranquillo. Però queste norme ci sono e non mi sembra di aver fatto 
nessun illecito nell'aggiungere il mio parere alla discussione.
>
> > Una linea che pur essendo assolutamente lecita può indubbiamente
> > prevenire molti potenziali soci dal chiedere l'ammissione.
>
> Proprio quel che cerchiamo (almeno per quanto mi riguarda).

Questo è un punto interessante: posso capire da quanto scrivi che 
l'atteggiamento dell'associazione assoli è qualcosa dei molto simile agli 
ordini professionali per cui tra l'altro suscitiamo poco lusinghieri pareri 
dal resto d'europa, con la differenza che almeno gli ordini professionali 
hanno delle regole ben chiare per l'ammissione, mentre assoli decide senza 
spiegare in base a cosa, a quanto ho capito.

IMHO questo ò adatto ad un club di amici che si trovano per delle mangiate, 
non certo ad una associazione pro free software.

Ripeto ancora che non ho mai pensato nemmeno lontanamente di "dettare le norme 
interne di questa associazione", anzi mi secca un po' che venga detto questo.

-- 
Fabio Coatti       http://www.ferrara.linux.it/members/cova     
Ferrara Linux Users Group           http://ferrara.linux.it
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