[Discussioni]Risposta Europarlamentare sulla questione brevetti

Carlo Strozzi carlos a linux.it
Gio 28 Ago 2003 13:40:07 CEST


On Thu, Aug 28, 2003 at 12:37:08PM +0000, Michele B. wrote:
> 
> Ho inviato ieri mattina una mail a *tutti* e 87 i nostri 
> europarlamentari in cui chiedevo come intendessero votare in merito 
> alla questione dei brevetti software.

Ottima iniziativa. Grazie.

> Allo stato attuale ho ricevuto una sola risposta da una collaboratrice 
> dell'Europarlamentare Fiorella Ghilardotti ( dei DS e quindi aderente 
> al PSE)   che riporto di seguito.

(...)

> Che cosa ne dite ?
> 
> A me queste risposte non sono piaciute molto.
> Mi sa molto di vecchia politica (che non ha colore o meglio ha tutti i 
> colori ... )
> 
> Dall'ultima risposta sembra quasi che tutto il PSE (fra cui i DS) 
> sebbene contrario, debba scendere a compromessi (leggasi emendamenti) 
> perche' in minoranza ....
> 
> ma la proponente McCarthy non e' una laburista aderente a PSE ?

Mah, non so che dire. Mi par di capire che neppure fra i gruppi politici
più "attenti" (a parole) alle implicazioni illiberali che deriverebbero
da una ammissibilità dei brevetti sw vi sia la determinazione a che il
sw non sia brevettabile, senza alcuna eccezione. I "distinguo" ed i
"severi criteri di brevettabilità" a cui accenna la persona che ti ha
risposto mi pare che confermino che il sw diverrà brevettabile. Punto.
Eppure sarebbe molto semplice:

1) le idee astratte non si brevettano (quindi niente brevetti su
   algoritmi e metodi di business)

2) il sw è già adeguatamente protetto dalla normativa sul copyright.

3) aggirare eventuali mezzi di protezione posti a difesa di una certa
   tecnologia non è reato in sè e per sè, a meno che vi sia provata
   intenzione dolosa (qui parlo di EUCD). Quindi nessun reato se lo si
   fa, ad esempio, a fini di interoperabilità.

Tutto il resto mi sembrano "scuse" per votare di fatto a favore di una
brevettabilità pressochè illimitata. Quando la normativa fosse in vigore
i "distinguo" servirebbero a poco, secondo me.

> Mi potrebbe pero' spiegare in maniera chiara perche' i DS hanno scelto 
> la strada degli emendamenti (che presuppongono un voto favorevole 
> finale, sia pure ad un documento emendato .. ) invece del NO senza 
> compromessi come sembrano intenzionati a sostenere partiti come  i 
> Radicali ?

Ottima domanda.

> 3° Risposta della Collaboratrice dell'Europarlamentare Ghilardotti.
> 
> Caro Signore,
(...)
> A volte in politica bisogna scegliere se fare proclami e stare fermi su 
> posizioni assolutiste (anche se giuste a volte) che non 
> possono modificare la realtà e che permettono ad una maggioranza di 
> forti interessi di legiferare indisturbata, o fare lo sforzo di agire 
> nel senso dei propri obiettivi e principi - attraverso compromessi 
> migliorativi - evitando derive peggiori non più modificabili. Noi 
> abbiamo scelto la seconda strada, che, le garantisco, in termini di 
> lavoro, impegno e dialogo, richiede molti più sforzi della prima. Siamo 
> coscienti del fatto che di fronte all'elettorato ed ai media non è 
> facile far conoscere e capire le nostre  posizioni, ma siamo convinti 
> che questa strada sia la più fruttosa a lungo termine.

Hmm, non so. Immagino che se uno è contrario ad una cosa dovrebbe
votare contro e basta, senza mezzi termini. Se si votasse, che so, per
l'introduzione della pena di morte in europa immagino che chi ti ha
risposto voterebbe contro, senza "distinguo" o altre cose del tipo
"siamo contrari ma votiamo a favore".

--Cs
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