[Discussioni]Risposta Europarlamentare sulla questione brevetti

Paolo Mascellani paolo a elabor.homelinux.org
Ven 29 Ago 2003 09:29:03 CEST


Ciao a tutti,

>>Il comportamento e le scelte dei partiti credo che sia meglio
>>commentarli su altre liste. Per quello che riguarda questa, credo che
>>sia sufficiente chiarci le idee su cosa chiediamo e su come intendiamo
>>fare valere le nostre ragioni (a proposito, anch'io ho oscurato la mia
>>home page).
> 
> Ok, d'accordo che questa mailing list non è politica, ma se ignoriamo il 
> problema di chi porterà questa proposta in quello che è un parlamento, e 
> quali sono i suoi obiettivi, siamo perdenti sin dal principio.
> 
> Non mi sembra di essere OT quando parlo di chi propone il decreto dei brevetti 
> sul software, in una lista di discussioni sul software libero.
> 
> ...
> 
> Se avessi fatto considerazioni su altre proposte politiche che non sono in 
> topic con questo argomento, ti avrei dato ragione...
> Mi rimetto al giudizio degli altri della lista, sono curioso di sapere cosa ne 
> pensano.

Vi prego di scusarmi, ma avevo interpretato male il messaggio, che mi 
sembrava una presa di posizione generale su come dovrebbero comportarsi 
i partiti. Rileggendo meglio, in effetti, la posizione era specifica.

Su tutto il resto che avete detto, in risposta al mio messaggio, sono 
d'accordo anch'io, cosi` come apprezzo senz'altro l'iniziativa di 
scrivere ai parlamentari.

Visto che ci siamo, dico anch'io la mia, nel merito:

 > Ma che figura ci fa un partito che emenda una proposta dello stesso
 > partito?
 > Io sono contrario agli emendamenti proprio perché provengono dallo
 > stesso partito che propone il decreto legge: come dire che chiedono
 > 150 per ottenere 100 e farci comunque bella figura...

Bisogna tenere presente che i partiti, anche a livello nazionale, ma 
soprattutto a livello europeo, non sono affatto omogenei. Presentare 
emendamenti, anche a proposte fatte da altri elementi del proprio 
partito fa parte della normale dinamica democratica, altrimenti tanto 
varrebbe mandare in parlamento un solo portavoce per ogni gruppo 
parlamentare. Non solo: spesso degli emendamenti, anche uno solo, ben 
mirato, ribaltano la logica di un provvedimento.

Il punto, secondo me, e` vedere quale sia la strategia piu` efficace e 
fregarsene di chi vuole fare "bella figura" e con chi. Quello che 
interessa e` il risultato e per ragionare di questo non si puo` essere 
pregiudizialmente contrari agli emendamenti.

Infine, proporre degli emendamenti non vuol dire, alla fine, votare a 
favore; e` infatti molto poco probabile che tutti gli emendamenti 
proposti vengano votati, quindi, alla fine, ci si puo` sempre dichiarare 
insoddisfatti del risultato finale. Vero e` che, per far passare degli 
emendamenti di minoranza, bisogna fare anche degli accordi, ma bisogna 
comunque vedere fino a che punto si riesce a spostare l'equilibrio. Tra 
il tutto ed il niente ci sono sempre molti gradi intermedi e non e` 
detto che siano tutti inaccettabili.

Saluti, Paolo.

-- 
Paolo Mascellani - paolo a elabor.homelinux.org / mascellani a unisi.it
Dipartimento di Matematica - Universita` di Siena
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tel. 050 970 363 - fax 050 313 7878
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