[Discussioni]Aggiornamento risposte europarlamentari

Stefano Borini munehiro a ferrara.linux.it
Ven 29 Ago 2003 18:04:05 CEST


On Fri, Aug 29, 2003 at 05:48:45PM +0200, Alessandro Rubini wrote:

se mi e' permesso, aggiungo il mio parere.

> > Mi ha risposto pochi secondi  fa anche l'europarlamentare 
> > Francesco Fiori
> 
> Sembra di leggere quello che scrive la McCarthy.

ma la coerenza politica dov'e' finita?

> > La proposta si focalizza sulla possibilitą che in futuro il campo di 
> > applicazione della normativa europea sui brevetti possa comprendere 
> > settori della ricerca umana che sino ad oggi ne erano esclusi, in 
> > particolare sistemi commerciali, entitą matematiche o costruzioni 
> > logiche senza alcun legame con il mondo materiale.
> 
> Senza dare _nessuna_ giustificazione del beneficio per la societa`.
> Se erano escluse c'era un motivo. Non ci sono motivi ben argomentati per
> cambiare le regole.

questo implica che, se venisse reso possibile effettuare brevetti di
entita' matematiche, il solo uso di una tecnica matematica per analizzare
un problema comporterebbe il pagamento di royalty al detentore del brevetto.
Nel nostro ambito lavorativo (e non credo solo nel nostro) si usano
contemporaneamente decine di tecniche matematiche per la risoluzione di un
singolo problema. Dovremo pagare royalty a tutti ? chi ce li da questi soldi?
Nel momento in cui, per questioni di ricerca, di dovessero modificare
questi approcci, saremmo impossibilitati a farlo?

> > Per essere brevettabili, le invenzioni per software devono essere 
> > suscettibili di applicazione industriale, devono essere originali  e 
> > creative.
> 
> La valutazione di questi parametri e` molto aleatoria. Come gia`
> ampiamente dimostrati dall'ufficio europeo dei brevetti.

qualsiasi cosa volendo ha applicazione industriale. Il brevettare l'one-click
e' analogo a brevettare il "segnamelo sul mio conto" pronunciato al bar. Questo
implica l'impossibilita' ben presto di avere a disposizione una via libera dal
pagamento di royalty per fare una qualsiasi cosa, fosse anche la piu' banale.

> > Conseguentemente, un sistema di software commerciale o un altro sistema 
> > nel quale l'apporto allo stato attuale di conoscenze non sia tecnico, 
> > non puo' costituire un'invenzione brevettabile.
> 
> Se fosse vero, i metodi commerciali sopra citati non potrebbero
> essere brevettabili. Contraddizione grave.
>
> > Nonostante cio' un sistema che coinvolga l'uso di un algoritmo
> > potrebbe essere brevettabile se utilizzato per risolvere un problema 
> > tecnico.
> 
> E` sempre stato cosi`. Non serve una direttiva per questo.
> 

Dal momento che qualsiasi algoritmo viene implementato per risolvere un problema
tecnico, la precisazione fatta e' pura e ridondante speculazione verbale. 
La brevettabilita' di un algoritmo per il sorting o per l'allocazione di memoria
deriva dal brevetto che risolve il problema tecnico di ordinare qualcosa secondo
un certo criterio o per rendere disponibile ram alle applicazioni. Nel momento in
cui questo tipo di brevetto fosse stato concesso in passato, quale spazio ci
sarebbe per lo sviluppo del software come lo conosciamo oggi ?


> > Ridurrą anche la pressione da parte di compagnie che detengono 
> > permissivi brevetti Americani di software e auspicano di ottenere 
> > un'estensione dei loro diritti di brevetto in Europa.
> 
> Bum!

Il signore in questione ha in mente che una grossissima fetta dei brevetti
sul software sono americani? L'europa sara' costretta ad una immane fuga di capitali
oltreoceano per implementare le cose piu' basilari, gia' partendo in un completo
regime di soffocamento l'industria del software europea sara' completamente alla
merce' dei colossi americani. Invece di lavorare per mantenere i capitali e creare
possibilita' di sviluppo nell'entita' che hanno creato e stanno amministrando,
l'europa, preferiscono dilapidare somme inimmaginabili senza possibilita' di
sviluppo concreto all'interno della UE di una realta' in campo informatico al pari
di quelle americane.
Come sara' possibile mantenere compatibilita' e un mercato basato sulla concorrenza
nella situazione in cui selve di brevetti impediranno qualsiasi sviluppo atto a
garantire queste necessita'?

A queste affermazioni come risponde ?




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