[Discussioni]Aggiornamento risposte europarlamentari
Alessandro Rubini
rubini a ar.linux.it
Ven 29 Ago 2003 17:43:02 CEST
> Mi ha risposto pochi secondi fa anche l'europarlamentare
> Francesco Fiori
Sembra di leggere quello che scrive la McCarthy.
> Tale proposta mira ad armonizzare il sistema delle innovazioni per il
> software.
Non vuol dire niente.
> Simili innovazioni possono già essere brevettate dall'Ufficio Europeo di
> Brevetti (EPO) o dagli uffici per i brevetti degli Stati Membri;
Sono gia` brevettate contro la legge. Cioe` in palese violazione
della convenzione europea sui brevetti.
> La proposta della Commissione è il risultato di ampie consultazioni
> effettuate a partire dal 1997
Hanno consultato le multinazionali straniere.
> La proposta si focalizza sulla possibilità che in futuro il campo di
> applicazione della normativa europea sui brevetti possa comprendere
> settori della ricerca umana che sino ad oggi ne erano esclusi, in
> particolare sistemi commerciali, entità matematiche o costruzioni
> logiche senza alcun legame con il mondo materiale.
Senza dare _nessuna_ giustificazione del beneficio per la societa`.
Se erano escluse c'era un motivo. Non ci sono motivi ben argomentati per
cambiare le regole.
> Per essere brevettabili, le invenzioni per software devono essere
> suscettibili di applicazione industriale, devono essere originali e
> creative.
La valutazione di questi parametri e` molto aleatoria. Come gia`
ampiamente dimostrati dall'ufficio europeo dei brevetti.
> Conseguentemente, un sistema di software commerciale o un altro sistema
> nel quale l'apporto allo stato attuale di conoscenze non sia tecnico,
> non puo' costituire un'invenzione brevettabile.
Se fosse vero, i metodi commerciali sopra citati non potrebbero
essere brevettabili. Contraddizione grave.
> Nonostante cio' un sistema che coinvolga l'uso di un algoritmo
> potrebbe essere brevettabile se utilizzato per risolvere un problema
> tecnico.
E` sempre stato cosi`. Non serve una direttiva per questo.
> Io e la mia formazione politica abbiamo sostenuto gli obiettivi
> della Direttiva al fine di chiarire e mantenere lo status quo in Europa,
status quo che e` _contrario_ alla convenzione. Invece di rientrare
nella legalita` cambiando i comportamenti illegali si vuole farlo
cambiando la legge.
> alla luce delle modifiche apportate al sistema dei brevetti negli USA,
> ed ora in esame anche in Giappone.
G.A.C.
> Io ed i miei colleghi della Commissione giuridica sosteniamo la linea
> intrapresa dalla Commissione che sviluppa e rende più chiara l'attuale
> legge sui brevetti in vigore all'interno dell'Unione Europea e
> puntualizza che solo il software parte di un processo tecnologico potrà
> essere brevettato.
Pecato che non sia cosi`. Questa e` la propaganda McCarthy.
Il testo e` diverso.
> Tale scelta consentirà di ammettere la brevettabilità di invenzioni
> tecniche originali e stimolerà lo sviluppo economico europeo
Non c'e` _nessuno_ studio economico che giustifichi questa affermazione.
Neanche gli studi pagati dalla lobby pro-swpat ci riescono e rimangono
sul vago.
> Questo concederà alle economie Europee la possibilità di sviluppare idee
> con la certezza della loro posizione legale.
Questo e` in contraddizione con quanto detto prima. Si brevettano
le realizzazioni tecniche o le idee?
> Ridurrà anche la pressione da parte di compagnie che detengono
> permissivi brevetti Americani di software e auspicano di ottenere
> un'estensione dei loro diritti di brevetto in Europa.
Bum!
> Infine, devo puntualizzare che la Direttiva contiene dettagliate
> clausole per valutare il suo stesso operato e per una prima revisione
> le sue clausole dovrebbero non operare come si intendeva.
Questo e` buono (e normale per le direttive europee). Il problema
e` chi viene consultato per la revisione.
/alessandro, deluso
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