[Discussioni][Fwd: [FORUM-ISOC.IT] Nuovo codice sulla proprieta' industriale]

Simo Sorce simo.sorce a xsec.it
Ven 19 Dic 2003 00:40:06 CET


Il testo è visibile qui http://www.aippi.it/Docs/codex.htm
che ho letto per quello che mi interessa, segue il trend degli ultimi
tempi, senza grossi eccessi a parte il modo di trattare i nomi a dominio
che è, concordo, assurdo.

Per mio conto visto che mi interesso di brevetti, trovo abbastanza
inquietante e grave l'articolo 45 che, se interessa, di seguito
analizzo.


Riporto l'articolo nei punti interessanti

45.  Oggetto del brevetto

2.- Non sono considerate come invenzioni ai sensi del comma 1 in
particolare:
	le scoperte, le teorie scientifiche e i metodi matematici;

	i piani, i principi ed i metodi per attività intellettuali,
	per gioco o per attività commerciale ed i programmi di
	elaboratore;

	le presentazioni di informazioni.

3.- Le disposizioni del comma 2 escludono la brevettabilità di ciò che
in esse è nominato solo nella misura in cui la domanda di brevetto o il
brevetto concerna scoperte, teorie, piani, principi, metodi, programmi e
presentazioni di informazioni considerati in quanto tali.


Questo articolo è la traduzione quasi esatta dell'articolo 52 [1] della
convenzione Europea sui brevetti (manca però l'esclusione dalla
brevettabilità delle creazioni estetiche, pronti a brevettare le vostre
foto artistiche?!?), mantenendone scandalosamente tutti problemi sorti
negli ultimi anni.

Infatti le parole importanti sone le ultime 3: "in quanto tali"

Nelle intenzioni dei redattori della Convenzione Europea sui brevetti
(1973), quelle parole volevano dire questo:

- l'esclusione di quelle materie non vuol dire che un invenzione che le
contenga sia rigettata per questo solo fatto, ma lo è se l'unica parte
inventiva sta nelle materie escluse.
Esempio: non escludiamo un brevetto su un modo innovativo di usare la
forza di gravità per snocciolare le noccioline usato in una
snocciolatrice industriale solo perchè c'è del software che la
controlla, fin tanto che l'innovazione sta nel come si controlla la
forza di gravità in modo innovativo (processo fisico). Invece non si può
ottenere un brevetto se l'unica parte innovativa di una macchina è il
programma "in se", una snocciolatrice che conta le noccioline con un
contatore meccanico noto, ma che poi trasferisce le informazioni ad una
banca dati centrale (non ha senso permettere la brevettazione del fatto
che la macchina trasferisce dei dati ad un altra solo perchè questo è
applicato in modo nuovo ad una macchina che prima non lo faceva),
fisicamente non cambia nulla infatti.

Purtroppo invece nel tempo l'Ufficio Brevetti Europeo (e quelli
nazionali) ha distorto queste parole, per cui "in quanto tale" vuol dire
il concetto astratto di programma, mentre qualunque programma che gira
su un hardware, non è più il programma "in se".


Ciò che trovo inquietante quindi è che nel 2003 si riproponga
pedissequamente lo stesso testo della convenzione, conoscendone bene i
limiti e guardandosi bene dal chiarire il punto in modo da non
permettere interpretazioni distorte. Tutto questo fra l'altro a valle di
una lunga discussione in Europa che verte in buona parte proprio su
questo punto.

Per serietà sarebbe come minimo il caso di bloccare questa normativa
fino a che non vi sia una direttiva definitiva da parte dell'UE e a quel
punto recepire correttamente la nuova direttiva.

[1] http://www.european-patent-office.org/legal/epc/e/ar52.html

On Thu, 2003-12-18 at 16:27, Andrea Dell'Amico wrote:
> Inoltro, col permesso dell'autore(*), questo messaggio allarmato di
> Vittorio Bertola.
> 
> Andrea
> 
> (*) "Volentieri, inoltra pure il mio messaggio e aggiungi pure che sarei
> molto contento se qualcuno di Assoli (o anche dei vari LUG) volesse 
> seguire la cosa e/o sottoscrivere l'eventuale appello insieme a noi e 
> alle associazioni dei provider, quindi che mi contattino assolutamente!"
> 
> 
> -----Forwarded Message-----
> From: Vittorio Bertola <vb a BERTOLA.EU.ORG>
> To: FORUM a ISOC.IT
> Subject: [FORUM-ISOC.IT] Nuovo codice sulla proprieta' industriale
> Date: Thu, 18 Dec 2003 13:01:07 +0100
> 
> Salve a tutti,
> 
> nell'ultimo paio di giorni si sta accendendo su varie liste una specie di
> allarme generale relativo a un (credo) disegno di legge del Ministero delle
> Attivita' Produttive, relativo al riordino della protezione della proprieta'
> industriale. Tra le altre cose esso includerebbe un completo riordino della
> materia dei nomi a dominio che equiparerebbe del tutto i domini ai marchi
> industriali, praticamente escludendo l'idea che si possa utilizzare un
> dominio per qualcosa di diverso da una attivita' commerciale.
> 
> Non pago di questo, il disegno di legge istituirebbe una commissione per la
> "gestione dell'Internet" presieduta dal Ministero delle Attivita' Produttive
> e composta solo di rappresentanti del governo, che prenderebbe ovviamente il
> posto del policy board e di tutte le strutture di Internet governance di cui
> stiamo discutendo da anni, relegando il settore privato e gli utenti a una
> non meglio precisata "funzione consultiva".
> 
> Oltre alle evidenti obiezioni di merito, credo si debba fare innanzi tutto
> una obiezione di metodo, e cioe' che e' inammissibile che Internet venga
> considerata come una pura e semplice "attivita' produttiva", regolata in
> completo isolamento dal relativo ministero, ignorando completamente tutti
> gli altri aspetti della rete e tutte le discussioni avvenute nella comunita'
> Internet italiana.
> 
> Stante che in queste materie ci vuole un po' di cautela, verificato
> l'effettivo status della proposta, io proporrei che Societa' Internet esca
> fuori quanto prima con una posizione chiara contro questa proposta, meglio
> se coordinata con altre associazioni degli utenti e/o dell'industria, e
> faccia quanto possibile per opporsi a questo provvedimento.
> --
> vb.               [Vittorio Bertola - v.bertola [a] bertola.eu.org]<------
> http://bertola.eu.org/  <- Vecchio sito, nuovo toblòg...
-- 
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