[BFSF] Re: [Discussioni] MicroFott e l'open Source
Marco Trotta
marco.trotta a inwind.it
Mer 15 Gen 2003 18:00:05 CET
Salve a tutt*,
Simo Sorce, Mercoledì, 15 gennaio 2003 ore 17:33:14 +0100
ha scritto a tutt* in "[BFSF] Re: [Discussioni] MicroFott e l'open Source"
>Per niente.
>Le interfaccie applicative non hanno niente a che vedere con il
>ocncedere certi diritti agli utenti. Anche interpretando Open Source
>solo come visibilità dei sorgenti, non ci si avvicina.
E' vero, non sono stato chiaro perché era un'aggiunta. Mi spiego meglio. So
bene che non è "open source" (tra le altre cose non è un diritto rilasciato
a tutt* ma solo alle terze parti aziendali), nell'economia del discorso che
stavo facendo è coerente in questo senso: Microsoft già con gli accordi
antitrust è stata costretta a far guardar dentro le sue "scatole" (a farsi
rompere le scatole, potrebbe dire Ballmer, a dover convergere verso
modalità più aperte che, con il resto del discorso sul code sharing, gli
conviene far identificare soprattutto sematicamente con "open source" e
politicamente con l'opzione che sceglierà la commissione Di Meo) ed ha
"ceduto" per esigenza d'immagine e tornaconto in materia di politiche
aziendali (buoni rapporti con terze parti e governo Bush)...
>Le API (Application Program Interface) sono le definizioni solo delle
>chiamate di funzione esterne e non il codice sorgente delle librerie.
>Per inciso la stragrande maggioranza delle API è già ovviamente nota,
>visto che altrimenti non si potrebbero costruire applicativi. Le API che
>MS dovrà rilasciare sono alcune API interne utilizzate per velocizzare i
>propri prodotti a scapito degli altri concorrenti.
>
>Fra l'altro il procedimento ha fallito in questo caso, perchè le API non
>servono alla interoperabilità e quindi a risolvere la posizione
>dominante, perchè le API possono essere utilizzate ovviamente solo su
>una piattaforma Win32.
>Per fare un buon servizio il governo USA avrebbe dovuto richiedere il
>rilascio delle specifiche dei protocolli di comunicazione proprietari e
>dei formati dei dati proprietari in modo da permettere una piena
>interoperabilità non solo con applicazioni concorrenti, ma anche con
>Sistemi Operativi concorrenti, ma questo non è avvenuto ...
...va da sé, però, che siccome quelli sono stati accordi fortemente voluti
dall'amministrazione Bush che non ha mai nascosto le sue simpatie
(http://www.punto-informatico.it/p.asp?i=34449) e sa cosa vuol dire per le
posizioni dominanti USA in ambito politico ed economico una Microsoft forte
(vedi discorsi di Formenti in "Mercanti di futuro" a proposito di post 11
settembre), che significa soprattutto Microsoft monopolista, è ovvio che
non dovessero portare risultati di altro genere. In questo senso sono stati
vincenti, tutt'altro che fallimentari ! Il conflitto si è risolto e tutti
gli attori in gioco sono al posto di prima.
Almeno questa è l'analisi che ne traggo io.
M.
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