[Discussioni]convegno open source e PA
Emanuele Olivetti
olivetti a itc.it
Gio 19 Giu 2003 17:06:07 CEST
On Thu, Jun 19, 2003 at 04:38:25PM +0200, Alfonso Fuggetta wrote:
> Una breve aggiunta per ciò che concerne il riuso nella PA.
> Sapete il vero motivo per cui non si riusa il software custom?
> Guardando ciò che succede mi convinco sempre più che le PA e gli
> sviluppatori sono interessati a fare progetti anche quando questo
> vuol dire rifare ciò che esiste.
> Nel caso del ministero del lavoro e del sistema informativo del
> lavoro (SIL) tutti si candidano per (ri)farlo. Esiste già una suite
> di prodotti "di proprietà del ministero" e resi disponibili a tutti
> "a gratis" (come sorgenti!). Nessuno li vuole usare e nessuno vuole
> che si dica che esistono perchè se esistono non si possono fare le
> gare per svilupparne di nuovi. Oppure c'è la corsa a dire che fanno
> schifo e che quindi "è ovvio" che vanno rifatti.
Queste mi sembrano gia' informazioni SUFFICIENTI per dire che
c'e' la necessita' di pubblicare il software della PA agli occhi di
tutti, al posto che tenerselo all'interno dei vari uffici e farlo
riscrivere ad ogni iterazione.
Finche' la PA decide dove far circolare i sorgenti per presunto
"interesse pubblico", ovvero non all'esterno, si avalla questo
stato delle cose.
Una comunita' attenta come quella del Software Libero avrebbe perlomeno
buone capacita' tecniche di analizzare quanto passa nella PA ed
esprimere giudizi competenti sulle scelte fatte.
Come per i prodotti dell'industria si creano test indipendenti
delle associazioni dei consumatori per la tutela dei cittadini (che
in prima persona finanziano questi test), anche qui la pubblicazione
permetterebbe un giudizio in piena autonomia.
Quindi spingerei la licenza un pochino piu' in la': copyleft GPL
con OBBLIGO di pubblicazione (che non e' piu' GPL, ma penso che
ci siamo capiti). Anche perche' tutte queste montagne di codice
potrebbero inaspettatamente rivelarsi utili per qualche cittadino.
Chi puo' affermare il contrario?
Convengo comunque con tutti che questa e' fantascienza :-)
Emanuele
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