[Discussioni]convegno open source e PA
Roberto Galoppini
galoppini a acmesolutions.it
Ven 20 Giu 2003 12:12:04 CEST
Mi pare che proprio al convegno di Lodi lei abbia ricordato che l'obbligo
non è costituzionalmente perseguibile, se non ricordo male. Ma è altrettanto
vero che è possibile definire delle procedure precise per l'emissione dei
bandi, come ad esempio le norme per la determinazione degli elementi di
valutazione e ponderazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa per
l'aggiudicazione di appalti di servizi in materia di architettura,
ingegneria ed altri servizi tecnici
(http://www.giust.it/leggi/dpcm_1997-116.htm).
Se esistesse una norma specifica di questo tipo per l'acquisto di software,
che definisse coerentemente degli intervalli per i diversi coefficienti che
occorre valutare per determinare l'adeguatezza di un sistema alle esigenze
della PA, questo lascerebbe al funzionario la libertà di "pesare", entro gli
intervalli definiti, i vari parametri, garantendo però al cittadino
trasparenza e correttezza nel processo di emissione e successiva
aggiudicazione.
Al contrario sperare che ogni singolo funzionario operi per il bene della
res publica autonomamente sarebbe utopistico, come da lei stesso ipotizzato.
Rob Galop
-----Original Message-----
From: Alfonso Fuggetta [mailto:discussioni-admin a softwarelibero.it]On Behalf
Of Alfonso Fuggetta
Sent: Thursday, June 19, 2003 9:08 PM
To: discussioni a softwarelibero.it
Subject: RIF: [Discussioni]convegno open source e PA
Del tema di come obbligare le PA a non rifare un software che esiste ne
abbiamo parlato a lungo. Ho chiesto anche a Bassanini come mai il suo
articolo del 2000 dice che una PA "ha la facoltà di" dare un software ad
un'altra PA e non è "obbligata a" dare un software. E' un tema molto
complesso certamente da approfondire.
In generale, la soluzione è secondo me proprio quella di agire sul
miglioramento dei processi di governance (ci sto pensando da tempo). Forse è
un utopia, ma le cose non vengono bene perchè uno è obbligato, ma perchè le
vuole fare bene (vedi "lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta
:-)".
Un'osservazione per coloro che credono che la licenza risolva i problemi
(con l'obbligo di pubblicazione).
Riprendendo l'esempio del ministero del lavoro, tutti sanno che c'è un
software chiamato NetLabor4 offerto dal Ministero: gli operatori degli enti
locali, le aziende produttrici di software, ... Non è un problema di
"pubblicare" qualcosa o di renderlo GPL o di rendere nota la cosa. Pensate
forse che se lo rendete GPL e quindi una azienda di software libero lo
distribuisce allora le PA non fanno più le gare e lo prendono? Lo potrebbero
già fare oggi e non lo fanno, non per ignoranza ma per scelta. Cosa
cambierebbe?
Alfonso
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