[Discussioni]convegno open source e PA

Roberto Galoppini galoppini a acmesolutions.it
Ven 20 Giu 2003 16:56:04 CEST


Alfonso Fuggetta:

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>Mail come questa mi fanno passare la voglia di fare ciò che sto facendo,
perchè mi fanno pensare che non ci sia speranza
>di fare cose utili e concrete.

Al contrario credo lei stia facendo una cosa utile ed apprezzata,
soprattutto perché la penso diversamente credo sia interessante
confrontarci.

>La fonte Raymond sarà banale ma è quella che viene da tutti voi stracitata.
Tra l'altro, io mi sono andato a leggere tutte >le cose di Stallman sul suo
sito e una marea di docs in giro per la rete. Alla fine, gratta gratta,
penso di aver capito
>la sostanza delle cose che, by the way, non disprezzo affatto. Infatti non
c'è scritto da nessuna parte "sviluppatori da
>camera da letto". Il problema è che il mondo è molto più complicato.

Concordo, il mondo del sw libero è molto più complicato. Raymond, osannato
da alcuni, criticato da altri, quando parla di paradigma di sviluppo ha in
mente un progetto in particolare, e sulla base di quell'esperienza ipotizza
che questo sia il modello generale di produzione.
In realtà uno studio condotto sui 100 progetti più attivi di Sourceforge
(http://www.firstmonday.dk/issues/issue7_6/krishnamurthy/) mostra come in
realtà nella maggior parte dei casi si tratti di progetti su cui lavora un
numero esiguo di programmatori, addirittura il 22% di questi ha un unico
programmatore.
Per questo motivo alcuni di noi ritengono che il modello di Raymond, per
quanto "romanticamente" apprezzabile, non trovi grande rispondenza nella
realtà.

<snip>

>Non sarebbe ora di finirla con questo strabismo per cui certe cose sono
giuste o sbagliate non in sè, ma in funzione del
>soggetto che le interpreta? Tanto per fare un po' di demagogia spicciola,
dare i soldi al perfido Bill è "socialmente"
>negativo, darli alla famiglia che possiede la BMW invece no.

E' evidente che considerazioni legate alla bilancia dei pagamenti verso
l'estero potrebbero essere fatte per altri settori, rimane che il nostro
interesse specifico è nel software libero, che diversamente dalle case
automobilistiche permette a singoli professionisti, micro-imprese, PMI e
magari anche a grandi imprese italiane di sviluppare un mercato locale, a
garanzia e tutela degli interessi della res publica (il solo fatto che sia
sufficiente a eliminare l'attuale NECESSITA' di trattative private ad
esempio ristabilisce gli equilibri tra domanda ed offerta, sono certo ne
converrà).

Rob Galop




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