[Discussioni]convegno open source e PA
Simo Sorce
simo.sorce a xsec.it
Dom 22 Giu 2003 00:45:03 CEST
On Fri, 2003-06-20 at 14:43, Alfonso Fuggetta wrote:
> > E` orribilmente sbagliato considerare (come ha fatto la
> > commissione) il software libero un "metodo per sviluppare
> > software", in quanto e` banalmente dimostrabile che quasi mai
> > dietro ad un programma con licenza libera c'e' un "gruppo di
> > sviluppatori da camera da letto". Banale dimostrarlo, banale
> > la fonte di tale informazione (l'ingiustamente osannato "The
> > cathedral and the bazaar" dell'hacker sfigato).
>
> Mail come questa mi fanno passare la voglia di fare ciò che sto facendo,
Per così poco? Suvvia, il confronto è ciò che cerchiamo, accettiamolo e
cerchiamo di cavarne qualcosa di buono.
> perchè mi fanno pensare che non ci sia speranza di fare cose
> utili e concrete. Forse è meglio che mi metta anch'io a fare
> chiacchiere da solotto invece di provare a risolvere, per quel
> che posso, i problemi. Evidentemente la mia meschina mentalità
> pragmatica da ingegnere non serve e non funziona.
Beh la mentalità pura dell'ingegnere va bene per risolvere problemi
tecnici, ma quando si passa alla politica bisogna saper anche manipolare
l'irrazionale :-)
> La fonte Raymond sarà banale ma è quella che viene da tutti voi
> stracitata.
Beh, qui sarebbe il caso di indicare chi sia il "voi", questa lista è
molto evoluta e non si adagia sul verbo di Raymond o di Stallman ma
critica apertamente le varie posizioni quando è il caso.
Infatti la posizione è ampiamente criticata da molti di coloro che hanno
un approcio al problema provenendo "dall'ala software libero" (in
opposizione all'alla Open Source) e che affrontano un problema che è
sostanzialmente politico non tecnico.
> Tra l'altro, io mi sono andato a leggere tutte le cose di Stallman
> sul suo sito e una marea di docs in giro per la rete. Alla fine,
> gratta gratta, penso di aver capito la sostanza delle cose che, by
> the way, non disprezzo affatto. Infatti non c'è scritto da nessuna
> parte "sviluppatori da camera da letto".
Forse con quell'espressione si intendeva il sott'inteso errato ma che
spesso viene dato per scontato che i programmatori di software libero
siano solo dei volontari/dilettanti/cantinari/ecc... e non si ragiona
invece sui professionisti che ci sono dietro molti progetti liberi.
> Il problema è che il mondo è molto più complicato.
Parole Sante :-)
> Probabilmente in commissione avremo fatto un lavoro "orribilmente
> sbagliato", ma credo che prima o poi si accorgerà che le cose che
> sono state proposte (mi riferisco per sinteticità ai nove punti
> dell'executive summary) se applicate avranno, al di là di tante
> chiacchiere sterili che vedo fare, effetti CONCRETI utili e positivi.
Alcune cose avrebbero effetti utili e positive, su di altre sono un po'
scettico, ma niente è perfetto. Devo dire invece che le argomentazioni
addotte nel documento sono spesso capziose o superficiali (e si ho letto
tutto il documento dall'inizio alla fine, pagina per pagina, compresi i
riferimenti ad altri testi disponbili on-line, e, infine, compresi gli
errori sia di calcolo che di attribuzione o di analisi, che quelli di
"taglia e incolla" da altri documenti che avevo precedentemnte
visionato.)
> niente (stavo per dire "cazzo" ma non volevo essere troppo scurrile,
> anche se a volte un po' di colore serve).
Non dove si vuole discutere pacatamente, non trasformiamo questa
interessante e costruttiva discussione in una "da bar"
> > Infatti non sono convinto che il software libero sia
> > *sempre* piu` economico. E`, pero`,
> > *sempre* piu` giusto economicamente e anche socialmente!
>
> Ripeto quello che ho detto a Lodi . La spesa in auto straniere vale
> sul mercato italiano 26 Miliardi di Euro (dicesi 52000 Miliardi di
> Lire!!!). Non sarebbe "socialmente giusto" dire che non si devono
> più comprare auto straniere? (che magari molti di voi hanno, io compro
> solo auto Fiat) Perchè si parla solo della scelta preferenziale per
> l'open source?
1) Perchè ci occupiamo di software non di automobili :)
2) Il software libero incrementa il patrimonio culturale al contrario
del software proprietario (e qui l'esempio delle auto già salta)
3) La preferenza (se mai ce ne fosse, in realtà ci basta la neutralità
molto speso) non è un atto di protezionismo nazionalistico.
> Non sarebbe ora di finirla con questo strabismo per cui certe cose
> sono giuste o sbagliate non in sè, ma in funzione del soggetto che
> le interpreta?
L'obietività è una cosa estremamente difficile da ottenre, realismo vuol
dire anche comprendere che le posizioni di una persona sono
necessariamente influenzate dalla sua formazione e dalle convinzioni che
si sono formate nel tempo. Inoltre è solo un soggetto pensante che può
in base ai propri canoni stabilire se una cosa è giusta o sbagliata,
essi sono concetti relativi non oggettivi.
> Tanto per fare un po' di demagogia spicciola, dare i soldi al perfido
> Bill è "socialmente" negativo, darli alla famiglia che possiede la BMW
> invece no. Perchè oltre alla scelta preferenziale per il software open
> source non proponete anche la scelta preferenziale delle auto Fiat o
> delle moto Ducati? Lo dico perchè, come ho ricordato a Lodi, i
> poliziotti della stradale sfrecciano su bellissime BMW nuove di pacca
> con la Ducati che è in deficit anche se vince gran premi. E questo è
> solo un esempio.
Perchè qui si discute solo di software, e per la precisione solo quanto
il software implica la libertà dello stesso o meno, neanche le
discussioni tecniche sono appropriate a questa lista.
Simo.
--
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