RIF: [Discussioni]Cara commissione Meo...

Simone Piccardi piccardi a firenze.linux.it
Ven 27 Giu 2003 14:03:02 CEST


On Fri, Jun 27, 2003 at 07:26:26AM +0200, Alfonso Fuggetta wrote:
> 3. Se il software ?? di SOGEI non c'?? alcun vincolo a renderlo pubblico. Non ?? una questione di licenze. E' una questione di volont??. Se quelli di SOGEI non vogliono renderlo pubblico, il problema ?? a monte e non lo risolvo richiedendo una dichiarazione di principio a favore dell'open source. Quand'anche ci scrivessi su GPL, chi vieta a SOGEI di continuare a tenerlo chiuso in un cassetto?

Questo mi pare un punto essenziale. 

E' vero, nel caso specifico non e` una questione di licenza. Se non lo
si vuole distribuire il fatto che sia GPL o meno non conta. Ma certo se
lo si vuole distribuire una licenza che lo permetta e` necessaria. Lo
stato attuale delle cose mi fa dubitare molto che questa sia la volonta`
effettiva.

Una licenza adatta non e` sufficiente, certo, per assicurare
distribuzione e riuso, ma e` un problema che andrebbe comunque affrontato 
e risolto prima di poter pensare a questi ultimi.

Ma per risolvere questo probelma, come quello della diffusione, occorre
la volonta` politica di farlo, cosa che, almeno da una prima lettura del
rapporto della commissione, mi pare manchi completamente. 

Come Assoli alla audizione della commissione presentai una proposta
precisa: richiedere che fosse reso obbligatorio pubblicare il software 
sviluppato per la pubblica amministrazione con licenza GPL
(indipendentemente dalla volonta` della SOGEI o chi per lei).

Questo tra l'altro servirebbe a dare un incentivo in piu` (senza togliere 
nulla rispetto alla situazione attuale) al riuso del softare in quanto 
(chiunque non solo altre pubbliche amministrazioni), potrebbero riusarlo, 
e magari inventarci sopra una attivita` imprenditoriale. Usando la GPL si
salvaguarderebbe l'investimento pubblico riavendo indietro le modiche.
Obbligando alla distribuzione si renderebbe un servizio al pubblico che
potrebbe disporre di codice riutilizzabile e se ne incentiverebbe il
riuso. Che il riuso avvenga non e` detto, ma rispetto alla situazione
attuale non cambierebbe certo in peggio.

Ma come faceva notare lei una cosa del genere confligge con altri
interessi, per cui la scelta di farlo e` appunto una scelta politica che
attiene al bilanciare gli interessi di tutti rispetto agli interessi dei
pochi. La commissione avrebbe potuto fare molto in questa direzione, non
lo ha fatto e questo a mio avviso e` la critica principale che le si
puo` muovere da parte di chi, come noi, si aspettava qualcosa di piu`.


	Simone Piccardi



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