[Discussioni]G Public L e galleria degli orrori

Roberto Galoppini galoppini a acmesolutions.it
Lun 17 Nov 2003 17:31:02 CET


Stefano Terna wrote:

> At 16.59 17/11/2003 +0100, you wrote:
>
>> Stefano Terna wrote:
>>
>>> ok, mi sono espresso male: intendevo dire che il modello economico 
>>> che sorregge il sw libero massimizza la probabilità che questo 
>>> diventi una ricchezza collettiva, piuttoso che la ricchezza della 
>>> sola azienda che lo produce.
>>> (cito da The Economics of Open Source Software: A Survey of the 
>>> Early Literature - AARON SCHIFF, Review of Network Economics:
>>
>>
>> <snip>
>>
>> Perché scomodare un paper che a sua volta ne cita un altro che dice 
>> nel 2001 una cosa che è nota dal 1965?
>
>
> perchè io la ho capita in questo modo ... e pensavo potesse essere utile
> Ho notato che molti che lavorano nel commercio e non si persuadono del 
> meccanismo del SL se ne capacitano un po' di più quando gli dici in 
> parole quel ragionamento 

In parole, appunto. Se vogliamo semplificare le cose basta dire che si 
entra in un club (tecnologico) quando i costi per parteciparvi sono 
inferiori ai benefici.

>>> perchè non di volano? che servirebbe da ossigeno mentre la startup 
>>> cerca investitori privati sul suo SL ...
>>
>>
>> Questa necessità non è peculiare delle start-up del SL, i soldi per 
>> avviare un'attività servono proprio a tutti ..
>
>
> si, ma prima si parlava di "ogni forma surrettizia di sostentamento ": 
> allora perchè non ci si esprime così anche parlando di un 
> finanziamento ad una azienda che produce olio? 

Immagino che Somma si riferisse alle donazioni e alla raccolta fondi 
charity-like, io invece riprendevo il discorso (interrotto) della tua 
prima mail a cui ho risposto..

Rob Galop





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