[Discussioni]dubbio amletico
Roberto Micarelli
mi.ro a iol.it
Gio 11 Set 2003 19:17:02 CEST
>
> credo perche' la parola programma e (per noi) associata a qualcosa che
> fa funzionare un computer (o equivalente) mentre la poesia ha a che fare
> coi sentimenti. e` difficile digerire l'idea che il cervello sia cosi`
> meccanico da poter essere "programmato" da una poesia ad avere certi
> sensazioni. forse la peosia *e`* un programma, solo il linguaggio di
> programmazione e` incredibilmente piu` complesso. :)
>
>...
> il fatto che utilizziamo gli stessi simboli (l'alfabeto) per esprimere
> una poesia ed un programma non significa che siano oggetti dello stesso
> tipo ("oggetti dello stesso tipo"? troppa programmazione mi ha fatto
> male.. dove sono i vecchi libri di filosofia..?)
>
Quello che dici lo trovo molto interessante, soprattutto perché sposta buona parte del problema sulla "percezione".
Conveniamo sul fatto che poesia e sorgente utilizzino entrambi la "materia", costituita da lessico e sintassi.
Aggiungo che: sia la poesia che il sorgente portano con sé un "significante" oggettivo. Espresso mediante tale "materia".
In questi termini, la poesia sulla maglietta è fatta della stessa materia di quella in PDF ed entrambe rendono lo stesso significante. In pratica sono lo stesso oggetto (anche per me troppa informatica :) Lo stesso vale per il sorgente.
Finora non trovo differenze fra le due cose, perché non ho tirato in ballo l'interazione dell'opera (poesia o sorgente) con il "mondo esterno".
Tu mi insegni che la differenza sta nel fine, quindi nell'interazione che l'opera ha con l'esterno: il sorgente nel computer che fa funzionare; la poesia nei nostri pensieri per suscitare emozioni.
Non credo però che il compito di un copyright sia quello di decidere il fine di un'opera.
Ciao.
Roberto
More information about the discussioni
mailing list