[Discussioni]dubbio amletico
Carlo Strozzi
carlos a linux.it
Gio 11 Set 2003 19:43:02 CEST
On Thu, Sep 11, 2003 at 06:20:53PM +0200, Michele Lionetti wrote:
> Il gio, 2003-09-11 alle 17:59, Carlo Strozzi ha scritto:
> > On Thu, Sep 11, 2003 at 05:27:27PM +0200, Michele Lionetti wrote:
> > (...)
> > > Ma quella che chiamo tecnologia è completamente slegata da quello che
> > > chiamo contenuto. Tant'è che posso applicare la stessa tecnologia ai più
> > > disparati contenuti (libri diversi)
> >
> > Vediamo se riesco a porre il mio dubbio in modo diverso. La domanda
> > che mi (vi) pongo è:
> >
> > Io scrivo un certo testo in forma "computerizzata", ovvero di istruzioni
> > di rendering e contenuto "letterario" mischiati insieme. Ad esempio
> > un file TeX, una pagina HTML, un documento Word (in questo caso le
> > istruzioni di rendering sono binarie ma il succo non cambia), al
> > limite di semplice file ASCII (i tab, i newline e tutto il resto sono
> > anch'essi caratteri di "rendering"). Ora ci sono due possibilità:
> >
> > 1) decido di proteggere il contenuto "letterario" in quanto tale, come si
> > fa normalmente, indipendentemente poi dal "veicolo" che viene usato per
> > manipolarlo, stamparlo, ecc.. E qui nulla da dire, è la prassi.
> > Se voglio usare una licenza libera (discussioni Debian a parte) posso
> > usare la GNU FDL, e così via.
> >
> > 2) decido di considerare *tutto l'oggetto* (dati e markup) come
> > un programma, e lo proteggo con la licenza tipica dei codici
> > sorgente, e se voglio che sia libero userò ad esempio BSD o GPL.
>
> Mi convince di pù la prima delle possibilità che elenchi.
Aoh', proprio non mi riesce di farmi capire :-) *Lo so* che la prima
è la norma: la mia domanda è se la seconda abbia senso o meno. E` sulla
seconda ipotesi che mi interessa approfondire, non sulla prima :-)
ciao,
Carlo
--
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