[Discussioni]Incontro del 12 settembre sui brevetti

Donat diemmenic a tiscalinet.it
Lun 15 Set 2003 17:42:06 CEST


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Quello che  segue  e' un sintetico resoconto della conferenza
tenutasi  il  12  settembre  2003,   presso  gli  uffici  del
Parlamento Europeo in Roma con  titolo:  "Brevetti  software:
no alla brevettabilita' delle idee".  

L'evento  e' stato  organizzato  dal  gruppo  dei radicali al
parlamento  europeo,  dalla  Associazione  Software  Libero e
dal Club dirigenti tecnologie informazione.  

L'incontro  e'  cominciato alle 9:45 davanti ad una platea di
25  persone  circa  di  cui  4 in rappresentanza del  LugRoma
(Molino, Selli, Bandaloukas e Vieri).  

L'introduzione    all'incontro    e  la  presentazione  degli
oratori  e'  stata  svolta  dal deputato europeo dei radicali
Marco   Cappato  che  ha  illustrato  la  posizione  del  suo
partito    in   merito  ai  brevetti  software  nel  contesto
politico comunitario.  

Il  primo  intervento  e'  stato  del  Prof.  Juan  Carlos De
Martin  (Politecnico  di  Torino)  il  quale  ha sottolineato
come    i    diritti  che  tutelano  la  proprieta'  su  beni
immateriali  siano  per loro natura dinamici ed in evoluzione
dagli  inizi  del  700  pertanto va trovata un'equa soluzione
per  la  protezione  di  tali  diritti anche alla stregua dei
continui  avanzamenti  dello  stato delle conoscenze in campo
tecnologico.  

Il  Prof.  De  Martin  riesce  a  descrivere  molto  bene  il
Software  Libero  come fenomeno giuridico pienamente compreso
nella normativa sul diritto d'autore.  
Prosegue    il    suo  intervento  fornendo  una  descrizione
storico-giuridico-economica sui brevetti.  

Prende  poi  la  parola  Maurizio  Bufalini  (presidente club
dirigenti    tecnologie    e  informazione)  che  descrive  i
pericoli  derivanti  dalla  brevettabilita'  del software, ed
esprime parere decisamente negativo in tal senso.  

Il  terzo  intervento  e'  stato  di  Roberto Galoppini (Acme
solutions),  che  ha  fondato  il suo intervento sulla scarsa
serieta'  di  alcuni  uffici  brevetti  che  a  suo  dire non
lavorano  con  coscienza,  e sul fatto che se dovesse passare
la  brevettabilita'  del  software,  i  programmatori saranno
costretti  ad  andare  all'ufficio brevetti per verificare se
il software creato sia incluso nel registro dei brevetti.  

A  questo  punto  Marco Cappato notava in sala la presenza di
Giuseppe  Gargani  (Forza Italia presidente della commissione
giuridica  del  Parlamento  Europeo)  e lo invitava al tavolo
degli oratori.  

Il  Gargani  accettava.  Lo stesso esordiva con l'esposizione
di    alcuni  dati  sulla  imprenditorialita'  italiana  alla
stregua    dei  quali  concludeva  che  i  brevetti  software
costituivano  un  pericolo,  chiedendo  al  tempo  stesso, il
supporto  delle  altre  forza  politiche presenti in sala per
presentare emendamenti in sede comunitaria.  
Gargani  si  dice comunque consapevole che occorrera' trovare
una situazione di compromesso.  

A    questo   punto  prendeva  la  parola  il  Prof.  Alfonso
Gambardella  (S.  Anna  di  Pisa) il cui intervento ha voluto
sottolineare  come  negli  USA  ci sia una forte progressione
annua  in  termini  di  percentuale  sul  numero dei brevetti
software,    indice    secondo   lui  che  anche  i  "piccoli
programmatori si stanno adeguando".  
Fa  un  interessante  esempio  e dice che brevettare software
costa   relativamente  poco  rispetto  ai  tradizionali  beni
brevettabili,  in  quanto  per il software i costi di ricerca
sono modesti.  
Un  intervento  il suo, teso a dimostrare con esempi concreti
i  pericoli  derivanti  dalla brevettabilita' del software, e
delle    conseguenze   dannose  che  la  societa'  civile  ne
subirebbe in termini di sviluppo economico.  

A  questo  punto  e'  intervenuto il deputato Paolo Cento dei
Verdi  il  quale ha sottolineato che il suo partito e' contro
i  brevetti  in  todo  non  solo  per il software, citando il
recente  articolo  di  Emma  Bonino  sul  Sole  24  ore e gli
eventi di Cancun.  

L'ultimo    intervento    e'   stato  di  Francesco  Potorti'
(presidente  di  AsSoLi),  il  quale ha fermamente condannato
qualsiasi    forma    di  brevettabilita'  del  software,  e,
lamentandosi  dell'assenza  di  contraddittorio essendosi nel
frattempo  allontanato  il  Gargani,  esponeva  egualmente le
critiche   alle  soluzioni  di  compromesso  profilate  dallo
stesso Gargani.  

Per il Linux User Group Roma (Ass. di promozione sociale) 

Donato Molino  
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