[Discussioni]"Brevetti Software" : ma cosa pensa Confindustria ?

Simo Sorce simo.sorce a xsec.it
Mar 16 Set 2003 19:20:05 CEST


On Tue, 2003-09-16 at 21:05, Michele B. wrote:
> Risponde (sia pure dopo qualche giorno ... )  Antonio D'amato 
> (presidente di Confindustria).

COme c'era da aspettarsi, confindustria difende i poteri forti e
fortissimi e nient'altro ...

> La  proposta  di  direttiva risponde ad un'esigenza di armonizzazione
>  ormai diventata  imprescindibile: le divergenze nella prassi
>  applicativa incidono pesantemente sul grado di competitività delle
>  imprese europee nei confronti dei  concorrenti  giapponesi  e 
>  statunitensi. 

In realtà abbiamo un _grande_ vantaggio nei confronti di questi paesi a
NON adottare i brevetti software ... bah!

>  La  tutela  brevettuale del software,  se 
>  opportunamente  regolata, può rappresentare una soluzione ai problemi
>  menzionati.

False illusioni ... speravo che il presidente di confidustria sapesse
almeno essere più diplomatico.

> La  Confindustria,  d'altra  parte,  non ritiene opportuna l'adozione
>  di un approccio  tanto  liberale  quanto  quello  statunitense  ed  ha
>   più volte sottolineato  la  necessità  di  applicare  anche  al 
>  software  i principi generali  della  legislazione  brevettuale, 
>  imponendo  quindi,  attraverso un'elevata  qualità  dell'esame,  una
>  rigorosa attenzione nella valutazione circa la sussistenza dei
>  requisiti di brevettazione.

L'argomento dell'efficienza dell'Ufficio Brevetti è talmente superato
che neanche chi propone la direttiva lo pone più come scusa. Il problema
non è l'efficienza dell'EPO, ma il fatto che si vuole recintare il
sapere per avere un uovo oggi invece che la gallina domani.

> Quanto  all'impatto  della  proposta sulle PMI, pur essendo al corrente
>  dei rischi  da Lei richiamati, non si può trascurare la spiccata
>  consapevolezza dell'industria del settore software circa il ruolo dei
>  diritti di proprietà intellettuale e la  maggiore propensione al loro
>  utilizzo.

bella frase, ma cosa vuol dire?

che siccome tutti si sparano col fucile allora dobbiamo passare tutti al
bazooka ??

> Sono numerose le possibilità  offerte  dal  brevetto  alla
>  piccola impresa titolare, che può scegliere di sfruttare direttamente
>  l'invenzione brevettata o di cederla in licenza.

Nel campo classico forse, nel caso del software l'unica cosa che può
fare è fare il parassita, ovvero cercare di sfruttare alle spese di chi
produce veramente e non produrre niente (altrimenti i grandi ti fanno
fuori coi loro brevetti).

>  Uno studio della
>  Commissione europea, inoltre, ha richiamato a tal proposito  il  caso
>  degli Stati Uniti, dove la possibilità di brevettare il software ha
>  favorito la crescita delle PMI e degli inventori indipendenti.

E ciò è semplicemente falso.
È noto come le PMI in USA non isano per nulla in crescita e detengano
meno dell'8% dei brevetti (pur contando fra le loro fila il 90%
dell'occupazione del campo)


Simo

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