[Discussioni] a proposito delle comunità italiane....
Gian Uberto Lauri
GianUberto.Lauri a eng.it
Mar 20 Apr 2004 09:58:40 CEST
>>>>> "G" == Giangi <lug.rimini a email.it> writes:
G> dire che ,bh(B uno stupido, che non ha diritto di parlare e a mettere
Se vuoiu rispetto, rispetta.
C'erano altri modi per porre l'argomento. Questa a parer mio e` una mailing list
seguita da gente che ci mette il suo tempo togliendolo ad altre cose, non un talk
show serale.
Da parte mia queste due linee del .emacs
(defun spamkiller()
(interactive)
(vm-mark-matching-messages 'subject "\\*\\*SPAM\\*\\*")
(vm-mark-matching-messages 'author "l-i-b-e-r-o a libero.it"))
non verranno cambiate.
G> Ci sono le comunit,b`(B di programmatori italiane? Se ci sono cosa fanno?
G> Io ritengo che ce ne siano ma siano poche, per indole o per volont,b`(B gli
G> italiani hanno preferito aggregarsi a progetti stranieri e andare a
G> cercare di farsi nome e professionalit,b`(B all'estero
Ed hanno tutte le ragioni. Hai presente come vengono sfruttati (e su
che cacche di tecnologia) i dipendenti dell'IT italiana (salvo rare e
meritevoli eccezioni) ?
Seconda. Se fai un programma in inglese ne aumenti la fruibilita`
internazionale.
Terzo. Nel 1990 i ragazzacci di un dipartimento "a caso" fecero quella
che e` nota come "porcata", creando un dominio di terzo livello senza
che esistesse un dominio di secondo livello (dei.unipd.it senza unipd.it).
All'epoca di gente che usasse la rete (Internet) dall'Italia ce n'era
tanto poca. Anche Milano (che pure c'era) non si sentiva.
Gli unici interlocutori erano anglofoni se non americani.
E si e` andato avanti cosi`, perche' la Namib'Italia(*)
e` passata da Dos a Windows se non era su AS400 (che peraltro e` un
progetto italiano), non mi pare di aver mai sentito di Unix User Group
(battuti dai sovietici!!!).
Ecco perche' e` all'estero che nascono i progetti.
G> pi,by(B che il client di posta io mi
G> chiedo: dov',bh(B la distribuzione linux italiana? Gli americani hanno
G> redhat, i francesi mandrake, i tedeschi suse, i brasiliani Connectiva, i
G> giapponesi Turbolinux...
Turbolinux e` californiana di nascita.
G> Mi sembra che in Italia negli anni
G> addietro, sia mancata una base di professionisti e aziende interessate
G> seriamente al settore del software libero.
In NamibItalia manca tutto, compresa l'idea di come si
scrive buon software, di come si fanno buone automobili. Guarda bene
come e` il management italiano, e` cosi` dappertutto.
G> Ritengo che il tramonto dell'Olivetti come unica grande azienda
G> informatica italiana abbia lasciato un buco enorme mai tappato,
E qui torniamo al managemento.
All'epoca dello M24 c'era un PC decente che poteva battersi da posizioni
di superiorita` tecnologica con IBM.
Poi cominciano le cazzate.
Atteggiamento ondivago sui sistemi operativi adottati, annaspando
dietro a NT, uno Unix proprietario terribile che al DEI e` stato
patchato con un editor HEX in un paio di punti (TTL dei pacchetti IP e
permessi delle PTY non assegnate). L'ho amministrato su un LSX3020 che
come maccchina Unix era assurda. Nonostante il kernel pieno di
stringhe (C) Sun Microsystem aveva delle carenze micidiali sul
networking (in compenso una marea di seriali).
Un mio amico che all'epoca si gestiva la parte Usenet chiese chi
avesse un'altro LSX3020 per scambiarsi pareri/informazioni. Risposero
solo dalla Namibia. Ecco il (*) di cui sopra.
G> anzi,
G> aggravato da una sempre maggior dipendenza dall'estero. Dov',bh(B un grosso
G> produttore di hardware italiano?
Per fare l'HW da una certa epoca in poi servirono le fonderie di
silicio. Ne hai vista una ? SGS ? Se non erro sull'analogico per
tenersi una quota di mercato.
G> E il software? E' una mia impressione o
G> l'unico mercato vivo di software sia quello dei software di contabilit,b`(B
Impressione sbagliata. Ma l'e` che chi decide NON ha competenza (e
nemmeno ha potuto farsela). E da buon manager italiano fa scelte con
lo sguardo fisso sulla prossima piastrella dove poggiare il piede.
G> 2) Dov',bh(B la ricerca? Dov',bh(B l'universit,b`(B? Cos'hanno fatto al CNR negli
G> ultimi vent'anni? E alle universit,b`(B di Pisa e al Politecnico di Torino
G> che si faceva (le due "informatica" considerate pi,by(B prestigiose)? A
Mai sentito una di queste universita` in rete per molto molto tempo.
Ora si, hanno accesso alle macchine parallele mentre altrove certi corsi
sono stati puramente teorici per un pezzo. Ma manca qualcosina...
G> 3) fiat fanno schifo,
Perche` ? O hai culo...
G> i televisori devono avere impronunciabili nomi tedeschi e
G> giapponesi altirmenti vuol dire che sono scadenti,
Beh, Zuse era tedesco, non italiano. E i giapponesi sono stati micidiali.
G> l'inglese non gli frega niente di sviluppare in un progetto ideato da un
G> turco e di portarlo avanti con un cinese, 20 indiani, 3 israeliani, ecc.
Che c'e` di male se e` un buon progetto ? O dobbiamo avere macchine
autarchiche che terminato i boot sparano "Eia eia eia alala`" su
/dev/audio ?
La soluzione e` accettare cio` che si e` senza fare paranoie.
Essere italiani non e` per nulla disdicevole, anche se non c'e` una
distribuzione italiana, abbiamo altro da dire, impariamo a dirlo. (e
non me ne frega un cazzo! C'e` ad esempio Debian che ha un serio
contratto sociale ed un valore tecnico elevatissimo. Sprecare risorse
reinventando l'acqua calda va contro la mia etica).
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/___/\__|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____________________
//--\ | | \| | Integralista GNUslamico e fancazzista
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