Re: [Discussioni] a proposito delle comunitā italiane....
Carlo Daffara
cdaffara a mail.conecta.it
Mar 20 Apr 2004 13:22:25 CEST
Non e' semplicissimo commentare alle mail se non e' chiara la definizione che
usi su cosa sia una comunita' di programmatori. Se intendi comunita' come
organizzazione strutturata e che ha come statuto/oggetto la scrittura e il
supporto al software libero in generale direi che di comunita' cosi ce ne sono
(i vari LUG ad esempio, come menzionato da altri, oppure le aziende che lavorano
con il software libero).
Se in generale ti riferisci alla presenza di sviluppatori SL italiani, ci sono
diverse analisi che pongono la comunita' SL italiana al 7% circa della comunita'
SL mondiale (EU FLOSS survey), forse anche qualcosa in piu' (OSDN/Boston
Consulting pone gli italiani attorno al 15%). Quindi, se diamo per scontato che
esiste una comunita' SL mondiale, possiamo dedurre che ne esiste una anche italiana.
Il problema e' che la tua mail sembra suggerire che tale comunita' non esista,
vista l'assenza di un client di posta multipiattaforma italiano. Mi sembra un
salto logico un po' ardito; in primo luogo perche' volerlo *solo* italiano mi
sembra un po' restrittivo (se arriva una patch da un inglese non va piu' bene?),
un po' perche' seguendo la stessa logica dovrei dedurre che esiste una comunita'
SL se esiste un client di posta creato localmente. In tal caso gran parte dei
paesi risulterebbero non avere piu' una comunita' SL (a parte USA, Germania con
kmail, Giappone con sylpheed e pochi altri).
Forse ha piu' senso utilizzare un criterio diverso: ad esempio SL creato per
esigienze solo italiane da italiani. Non ci sono molte difficolta' a trovare
esempi; cosi' su due piedi mi vengono in mente i pacchetti per il protocollo
informatico (PAflow) e la carta d'identita' elettronica (CIE).
Carlo Daffara
l-i-b-e-r-o at libero.it l-i-b-e-r-o at libero.it
Sat Apr 17 02:40:28 CEST 2004 wrote:
>Dove sono in Italia le comunitā di programmatori di SL, questi eroi dell'era
>digitale che passano la notte a scrivere e a passarsi codice per poi donarlo
>alla collettivitā in segno d'amore e per una diffusione dei principi >stallmanici?
>Anche qui si parla, si parla, si parla... ma fosse mai venuto in mente a
>nessuno di dire: "facciamo un software libero?". Evidentemente o non ci sono
>programmatori, o i programmatori sono tali solo per professione (fanno comune
>solo se pagati): che tristezza.
>
>Uno stupidissimo client di posta elettronica, italiano, libero,
>multipiattaforma dov'č?
>Dove caspiterina č??? Indicatemente uno, anche di pochi kb...
>
>Il SL si diffonde veramente se viene messo a disposizione delle persone:
>lo crei (basta un'idea carina... molte persone si appassionano a sciocchezze),
>lo metti in rete, la gente se lo scarica e lo usa.
>La gente la convinci mettendogli il pane in bocca non raccontandogli
>dell'importanza del pane.
-------------------------------------------------
This mail sent through Conecta.it: http://webmail.conecta.it
More information about the discussioni
mailing list