[Discussioni] Brevetti sw e liberta' di parola

Riccardo Furlan riccardo_furlan a virgilio.it
Sab 7 Ago 2004 12:47:17 CEST


Paolo Redaelli wrote:
> Brevetti e liberta' di parola. Ci stavo pensando ieri sera. Premetto che
> non sono un legale e che la mia conoscenza del sistema brevettuale e'
> limitata.
> Mi e' sempre sembrato che l'istituto brevettuale si basasse sul
> presupposto dello sfruttamento commerciale dell'invenzione. 

Da quello che ne so io (IANAL too) il sistema dei brevetti è nato come 
una forma legislativa di proteggere il progresso.
Praticamente chi ha una soluzione innovativa ad un problema tecnico, 
userebbe il sistema del segreto aziendale per proteggere la sua 
'invenzione'; con i brevetti invece, si viene tutelati dalla legge allo 
sfruttamento commerciale della cosa (per un periodo di tempo limitato, 
mi pare siano vent'anni), a patto di renderne pubbliche le specifiche, 
così che altri possano cominciare dal punto dove è arrivato l'inventore 
e fare 'progresso'.
Il sistema dei brevetti in sè, come era stato pensato, IMHO non è sbagliato.
E' sbagliato applicarlo a cose che non c'entrano niente con le 
'soluzioni innovative ad un problema tecnico'.
E' come se applicassero a me (che sono maggiorenne da un po') le leggi 
di per la tutela dei minori e mi dessero in affidamento ad una famiglia 
appena i miei passassero a miglior vita (toccatina...)
Alla stessa stregua, farsi tutelare dai brevetti il 'cestino virtuale' è 
un'assurdità, perché NON è una soluzione tecnica e NON è innovativo. 
Quindi è impensabile tutelare lo sfruttamento comemrciale di una cosa 
del genere da parte di una sola entità.
Anche considerando solo i tempi di tutela, diventa assurdo il periodo di 
vent'anni in un mondo come l'informatica, in cui i tempi di sviluppo 
sono di qualche anno.

My 2 cents
ciao
mala



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