[Discussioni] Brevetti sw e liberta' di parola

Leonardo Boselli leo a dicea.unifi.it
Sab 7 Ago 2004 13:30:13 CEST


Il 7 Aug 2004 alle 12:47 Riccardo Furlan immise in rete
> Da quello che ne so io (IANAL too) il sistema dei brevetti è nato come
> una forma legislativa di proteggere il progresso. Praticamente chi ha
> una soluzione innovativa ad un problema tecnico, userebbe il sistema
> del segreto aziendale per proteggere la sua 'invenzione'; con i
> brevetti invece, si viene tutelati dalla legge allo sfruttamento
> commerciale della cosa (per un periodo di tempo limitato, mi pare
> siano vent'anni)

E qui una delle anomalie: il tempo dovrebbe essere variabile settorte 
per settore, nel SW ad esempio un periodo "giusto"sarebbe di 18 mesi, 
che è il tempo che passa in media tra una release e l'altra di un SW.
Un tempo più lungo bloccherebbe lo sviluppo e la concorrenza, un 
tempo più breve avrebbe due inconvenienti: il primo banale che non 
tutelerebbe abbastanza l'autore dell'idea, il secondo che si rischia che 
qualcuno immetta sul "mercato" dei prodotti alternativi non 
sufficientemente testati giusto per sfruttare il traino. I 18 mesi che 
intercorrerebbero tra la uscita della release 1 del prodotto branded e la 
possibile uscita del prodotto concorrente e più o meno 
contemporaneamente la versione 2 del prodotto branded 
consentirebbero a ambedue la parti di avere il tempo per un adeguato 
test del prodotto.


> a patto di renderne pubbliche le specifiche, così
> che altri possano cominciare dal punto dove è arrivato l'inventore e
> fare 'progresso'. Il sistema dei brevetti in sè, come era stato
> pensato, IMHO non è sbagliato. E' sbagliato applicarlo a cose che non
> c'entrano niente con le 'soluzioni innovative ad un problema tecnico'.

> alla stessa stregua, farsi tutelare dai brevetti il 'cestino virtuale' è
> un'assurdità, perché NON è una soluzione tecnica e NON è innovativo.
> Quindi è impensabile tutelare lo sfruttamento comemrciale di una cosa
> del genere da parte di una sola entità. 

più che altro una soluzione del genere sarebbe inbreettabile a causa 
della mancanza di innovazione.

> Anche considerando solo i
> tempi di tutela, diventa assurdo il periodo di vent'anni in un mondo
> come l'informatica, in cui i tempi di sviluppo sono di qualche anno.

vedi sopra: 18 mesi son giusti ... massimo massimo 24.
--
Leonardo Boselli
Nucleo Informatico e Telematico del Dipartimento Ingegneria Civile
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