[Discussioni] Brevetti sw e liberta' di parola
Leandro Noferini
lnoferin a cybervalley.org
Lun 9 Ago 2004 11:00:06 CEST
Riccardo Furlan scriveva:
Neanche io sono un avvocato e neanche io sono molto esperto della
questione dei brevetti (che cosa parlerò a fare allora ha a che fare
solo con l'economicità di questi interventi :-) ).
> Paolo Redaelli wrote:
> >Brevetti e liberta' di parola. Ci stavo pensando ieri sera.
> >Premetto che non sono un legale e che la mia conoscenza del sistema
> >brevettuale e' limitata.
> >Mi e' sempre sembrato che l'istituto brevettuale si basasse sul
> >presupposto dello sfruttamento commerciale dell'invenzione.
>
> Da quello che ne so io (IANAL too) il sistema dei brevetti è nato
> come una forma legislativa di proteggere il progresso.
Da quel che ho sentito io durante conferenze e cose simili i brevetti
sono stati istituiti (al di là delle belle parole e dei racconti dei
bei tempi andati) per creare una fonte di reddito "ragionevole" per i
ricercatori che svolgevano la loro opera di ricerca soprattutto
all'interno di istituti universitari; si devono a questa loro
provenienza alcune loro caratteristiche (l'obbligo di rendere pubblico
ciò che si brevetta ad esempio, la registrazione).
Il diritto d'autore ha invece tutt'altra provenienza.
--
Ciao
leandro
Lei è come tutti i dilettanti: le importa far qualcosa piuttosto che
qualcosa sia fatto.
(Goethe - Le affinità elettive)
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